Pensioni
e contratto nazionale: nei prossimi giorni si aprono i confronti. Intervista
a Gianni Rinaldini, segretario generale della Fiom
Con
l’approvazione della piattaforma sindacale da parte delle lavoratrici
e dei lavoratori nel referendum di fine maggio, tutto è pronto per
avviare la trattativa per il rinnovo del contratto nazionale dei
metalmeccanici. Una fase di per sé difficile, che sarà oltretutto
preceduta dall’avvio del confronto tra sindacati e governo sulle
pensioni, argomento verso il quale già si sono spontaneamente sollevate
le voci dalle fabbriche, come ampiamente riportato nelle pagine di
questo sito. Abbiamo
chiesto a Gianni Rinaldini come si prepara la Fiom alla vigilia di
questi appuntamenti. Si
comincia con le pensioni. Gianni
Rinaldini. Sì, sembra confermato che gli incontri con il governo
cominceranno il 15 giugno, in tempo utile per avere la possibilità di
arrivare o meno a un accordo entro il 28 giugno, cioè prima del
documento di programmazione economica
e finanziaria. Questo naturalmente rende ancora più necessario
che la fase del confronto sia sostenuta dalle mobilitazioni – dando
seguito alle iniziative che già si sono svolte in diverse aziende –
da concentrare nel periodo 21/22 giugno. R.
Le posizioni della Fiom nel merito del confronto che si apre sono
assolutamente confermate. Nel senso che non è possibile nessun
intervento che in qualche modo determini un peggioramento del sistema
previdenziale. Noi chiediamo, quindi, il superamento dello scalone e il
ritorno al sistema precedente all’introduzione dello scalone da parte
di Maroni. Le
lavoratrici e i lavoratori hanno da subito fatto sentire la loro voce
attraverso le loro rappresentanze sindacali, e ora si va verso due
giorni di mobilitazione. R.
È importante che queste iniziative di mobilitazione siano promosse
dalle rappresentanze sindacali unitarie, e la Fiom – ma da questo
punto di vista anche la Uilm – hanno fatto una scelta precisa che è
quella di favorire l’assunzione di posizioni che permettano di fare
dei prossimi 21 e 22 giugno e comunque della fase di confronto con il
governo, giornate di mobilitazione generale. Vanno altresì favorite le
iniziative unitarie Fim, Fiom, uilm nei territori dando continuità agli
scioperi unitari di queste settimane. Le
posizioni del governo sono lontane da quelle del sindacato, ma non
avendo firmato il documento dell’Ocse l’esecutivo almeno non le ha
peggiorate R.
È certamente positivo che il governo non abbia firmato il documento
dell’Ocse sulle pensioni, anche perché in caso contrario il confronto
si sarebbe chiuso prima ancora di cominciare. Detto questo le posizioni
ufficializzate dal governo rimangono assolutamente inaccettabili, sia
riguardo l’elevamento dell’età pensionabile attraverso gli scalini,
sia riguardo l’intervento sui coefficienti rispetto al sistema
contributivo. Elementi che, insieme alla necessità di superare la
struttura delle finestre, stanno alla base della mobilitazione dei
metalmeccanici. E
fra qualche giorno «si fanno le presentazioni» per la trattativa del
contratto nazionale. R.
Sì. Per quanto riguarda il contratto nazionale, il 20 giugno prossimo
è stato concordato il primo incontro che dà formalmente inizio al
confronto con Federmeccanica, in tempi utili che ci permettano di capire
le risposte della controparte alla nostra piattaforma.
Roma, 11 giugno 2007 |