Fim, Fiom e Uilm di Milano sospendono le relazioni con Assolombarda

 

Dopo l’interruzione delle trattative per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro prodotta nella tarda serata di ieri tra le organizzazioni sindacali metalmeccaniche e Federmeccanica, Fim, Fiom e Uilm di Milano hanno comunicato oggi ad Assolombarda  di ritenere sospese le relazioni tra le parti fino al 17 gennaio.

« Pertanto – si legge nella breve missiva inviata all’Associazione Industriali Lombarda dai tre segretari generali milanesi di Fim, Fiom e Uil – nessun rappresentante delle scriventi organizzazioni sindacali parteciperà a riunioni convocate presso la Vostra sede fino a martedì 17 gennaio compreso ».

Milano, 12 gennaio 2006


I metalmeccanici di Milano rispondono ad Assolombarda:

 altissima adesione allo sciopero, grande determinazione nelle mobilitazioni per il contratto

Dopo le iniziative che si sono susseguite nei giorni scorsi, i lavoratori delle aziende metalmeccaniche di Milano  e provincia hanno aderito in massa agli scioperi proclamati oggi da Fim, Fiom e Uilm (le percentuali di adesione vanno dal 90% al 100%) e hanno dato vita a mobilitazioni molto determinate e partecipate.

Circa 1.000 lavoratori hanno manifestato sulla statale del Sempione che da Pero raggiunge il polo fieristico di Rho e hanno percorso un breve tratto sull’autostrada Milano-Torino.

Oltre 1.000 metalmeccanici delle fabbriche sestesi hanno manifestato su Via Edison e su Viale Monza.

Nella Zona Sud di Milano, così come nella Zona Lambrate, i lavoratori metalmeccanici hanno dato vita ad affollati presidi: davanti alla Elco di Inzago, dalle 5.30 di questa mattina; davanti al Centro Diagnostico Italiano (il cui maggiore azionista e amministratore delegato è il presidente di Assolombarda), alla Novelis di  Pieve Emanuele, alla C&G  di Rozzano, alla Alcatel Alenia Spazio di Vimodrone.

Secondo Maurizio Zipponi, segretario generale della Fiom di Milano: “Dopo 13 mesi di scioperi e mobilitazioni, la partecipazione alle iniziative odierne e la vivacità delle manifestazioni  sono il segno della volontà dei metalmeccanici milanesi di proseguire le lotte fino alla conquista di un giusto contratto. La giornata di oggi dimostra anche che i lavoratori hanno perso la pazienza: per responsabilità di Assolombarda (che continua a mantenere in trattativa un atteggiamento arrogante), il conflitto rischia di estendersi ben oltre le normali regole. Nel corso di queste ore siamo impegnati in trattativa per convincere i più cinici e ciechi imprenditori milanesi ad investire in un contratto che risponda positivamente sia ai lavoratori che a chi, nel mondo dell’impresa, vuole superare la crisi  investendo sull’industria anziché sui licenziamenti e sulla cassa integrazione.

Se la vertenza non si concluderà nei prossimi due giorni, a Milano siamo già pronti ad intensificare le mobilitazioni coinvolgendo l’insieme della collettività e chiedendo una risposta generale che isoli l’irresponsabile comportamento di Assolombarda e Confindustria”.

Ufficio stampa Fiom Milano

Milano, 12 gennaio 2006  


Trattativa per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici: posizioni ancora distanti

Le mobilitazioni programmate nelle aziende milanesi devono assumere una forte radicalità

 

Dichiarazione di Maurizio Zipponi, segretario generale Fiom Milano

“Nella trattativa in corso a Roma per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro dei metalmeccanici le posizioni tra Fim, Fiom, Uilm e Federmeccanica sono ancora distanti, sia per quanto riguarda l’aumento salariale che in relazione all’inaccettabile scambio tra salario e flessibilità che Federmeccanica si ostina a rivendicare.

Infatti l’associazione padronale propone 94,5 euro lordi di aumento mensile in cambio di impossibili concessioni come la monetizzazione dei permessi aziendali retribuiti e, quindi, l’aumento dell’orario di lavoro annuo.

Inoltre Federmeccanica non ha ancora chiarito la sua posizione rispetto all’aumento salariale per i lavoratori esclusi dalla contrattazione aziendale.

La strada per conquistare un giusto contratto è ancora in salita. Per questo gli scioperi e le mobilitazioni già programmate nelle aziende milanesi devono essere non solo confermate ma intensificate e devono assumere un carattere di  fortissima radicalità.”

Dopo le astensioni dal lavoro ed i presidi organizzati nelle aziende di Milano e provincia nelle giornate di ieri e oggi, le mobilitazioni proseguiranno domani e si accentueranno giovedì.

Il 12 gennaio, infatti, i lavoratori della Zona Sempione-San Siro sciopereranno dalle ore 9.00 ai turni di mensa e, dall’ingresso della Kone di Pero (Via Figino) raggiungeranno la Fiera di Rho attraverso la statale del Sempione.

In Zona Sud le 4 ore di sciopero inizieranno alle 8.00 e si concretizzeranno in tre presidi: davanti al Centro Diagnostico Italiano, di proprietà del presidente di Assolombarda (a Milano in Via Saint Bon, 20 - MM 1 Inganni); davanti alle aziende Novelis, Alupex, Alupieve (a Pieve Emanuele, in Via Buozzi, 12); davanti alla C&G divisione cioccolato (ex Carle e Montanari, in Via Trebbia 12, a Rozzano).

I metalmeccanici della Zona Lambrate si concentrano, dalle ore 5.30 in poi, davanti alla Elco di Inzago (la più importante azienda dell’area associata a Confapi), in Via Marconi 1.

I lavoratori delle aziende della Zona di Sesto presidieranno, dalle ore 8.00 alle ore 11.00 l’ingresso della ABB in Via Edison.                                                                                     

Ufficio stampa Fiom Milano

Milano, 10 gennaio 2006