Assemblea nazionale Fiom

Milano, 14 gennaio 2005

foto | documenti

epifani_buonopubbl.gif (414272 byte)Riportiamo di seguito alcuni stralci dall’intervento di Guglielmo Epifani, segretario generale Cgil

(…) Io vi dico subito con la massima chiarezza di cui sono capace che trovo questa mediazione giusta, fatta bene, importante, utile per la Cgil , per la Fiom , per il movimento sindacale italiano e soprattutto per le lavoratrici e i lavoratori del settore.

(…) Questa piattaforma va bene per tanti motivi. Innanzitutto per quello che è più caro alla storia della tradizione della Fiom degli ultimi anni, il tema del percorso democratico, della partecipazione, della validazione delle piattaforme.  (…) Il tema della democrazia non è un tema tra gli altri, è il tema fondante di un’idea di sindacato, di un’idea di rapporto con le lavoratrici e con i lavoratori, nel senso che si può litigare, ci si può dividere sul merito di un aumento salariale, sul merito di una rivendicazione, ma su questa questione, aver portato a casa un percorso che da una parte è nella tradizione della Fiom e dall’altra innova in maniera intelligente in punti significativi il meglio di quella tradizione, secondo me, rappresenta un valore per i lavoratori, per le lavoratrici, per la Fiom , per il sindacato metalmeccanico e può aiutare su questo punto la ricerca e la discussione aperta tra le confederazioni.

(…) questa piattaforma difende e qualifica il ruolo del contratto nazionale (…) l’unico vero elemento di solidarietà che è rimasto, tanto più oggi, in questo paese, per avere una politica redistributiva attenta soprattutto a quelli che stanno peggio.

(…) Con questa piattaforma anche nel settore dei meccanici si supera l’indicazione offerta dall’inflazione programmata per scegliere la determinazione degli incrementi retributivi nel contratto nazionale.

(…) Questo punto di conclusione è anche il punto di partenza di un percorso negoziale che non sarà né semplice, né lineare. Le prime dichiarazioni di Federmeccanica lo dimostrano e dimostrano purtroppo che la Federmeccanica , almeno nella parte diciamo della sua struttura, in gran parte è ancora permeata dal vecchio. Quando bocci una piattaforma senza neanche conoscerla, senza neanche averla valutata, ti metti in una logica in cui il contratto di lavoro diventa soltanto qualcosa che va bene o va male sulla base degli interessi delle sole imprese. Neghi le ragioni dell’altro, e quando neghi in premessa le ragioni dell’altro vuol dire che non vuoi fare, o non ne sei capace, un vero negoziato.

(…) la cosa altrettanto intelligente dell’accordo unitario è stata quella di accompagnare la soluzione sulla piattaforma con un’indicazione di lavoro e di mobilitazione a partire dalle questioni dell’occupazione, dello sviluppo e del Mezzogiorno.

(…)