ORDINE DEL GIORNO

 

Fondi pensione complementari

 

La Fiom-Cgil conferma la sua contrarietà alle proposte di modifica del sistema pensionistico pubblico e della previdenza complementare.

La Fiom, pur ribadendo la posizione che considera la delega in positivo la soluzione più congrua all’adesione ai fondi, considera importante che sia stata superata la obbligatorietà dell’adesione.

Nello specifico non è condivisibile la trasformazione di “silenzio assenso” in “tacito assenso”.

Nell’eventualità che modifiche legislative in materia previdenziale, che portino di fatto al “tacito assenso” fondando la procedura di conferimento del Tfr ai fondi sulla disinformazione dei lavoratori e su una tempistica non condivisa, la Fiom deve attivarsi affinché i lavoratori conoscano l’opportunità e la necessità di dotarsi di una pensione complementare.

Sicuramente la Fiom, parte costitutiva dei fondi pensione complementari di categoria (Fondapi, Cometa, Artifond) ha la responsabilità di migliorare i servizi offerti dai fondi agli associati che in molti casi hanno aderito proprio perché in questi fondi c’è il loro sindacato. I servizi oggi offerti tramite i siti internet sono accessibili solo da una parte degli associati, è indispensabile che la Fiom si attivi affinché i fondi pensione complementari attivino delle convenzioni con i patronati affinché gli stessi siano messi in condizione di operare pratiche di riscatto o di trasferimento.

 

Accolto