1986 - XVIII Congresso - 12/15-febbraio, Napoli

La Flm di fatto non esisteva più: i nuovi rapporti tra Fiom, Fim e Uilm vennero definiti nel corso del 1985. Tutti e tre i sindacati erano d'accordo nell'affermare distintamente la propria identità.

La Fiom , dal gennaio dello stesso anno, pubblicò il nuovo mensile «Meta».

Sempre nel 1985 ci fu l'elezione di Sergio Garavini a segretario generale al posto di Pio Galli e iniziarono i preparativi per il nuovo Congresso che, per la prima volta, si svolse in una città del Mezzogiorno, un modo per ribadire l'importanza della questione lavorativa nel Sud.

«Il sindacato nella fabbrica che cambia»: questa frase, scritta nella sala congressuale, indicava la riaffermazione del protagonismo sindacale nelle fabbriche, ora più che mai, dopo lo scioglimento della federazione.

La relazione d'apertura di Sergio Garavini ebbe come tema centrale, come anche tutti i dibattiti tenutisi durante il Congresso, la valutazione dei cambiamenti avvenuti nei posti di lavoro con l'introduzione delle nuove tecnologie e con  la presenza di nuove figure sociali. Gli altri due temi affrontati dal Congresso furono l'azione aziendale e la democrazia sindacale.

Nonostante i numerosi cambiamenti e le sconfitte ricevute nell'arco degli ultimi sei anni, la Fiom si dimostrò comunque combattiva: ciò fu evidente anche dal tesseramento di 470.000 iscritti e da quel 71,8% di lavoratori che votarono a favore della Fiom nelle elezioni per il rinnovo del Consiglio di fabbrica Mirafiori.