1977 - XVI Congresso  15/18-maggio, Bologna

Gli anni che precedettero il XVI Congresso furono costellati da novità: nel 1971 era nata la Federmeccanica ; nel 1973 si firmò il contratto che introduceva l'inquadramento unico di impiegati e operai oltre al diritto allo studio; la situazione lavorativa nel Mezzogiorno divenne argomento sempre più importante; il rapporto tra sindacato e Confindustria si basò un po' di più sul dialogo; nei sindacati da una fase di unità si passò all'unificazione delle Confederazioni come entità separate. Ma in Italia era anche in atto la «strategia di tensione» operata dal terrorismo nero e dalle Brigate rosse: il 28 maggio 1974 durante una manifestazione sindacale esplose la bomba in piazza della Loggia a Brescia; il 4 agosto dello stesso anno l'attentato al treno Italicus presso la stazione San Benedetto Val di Sambro, provocò la morte di 12 passeggeri e di numerosi feriti.  

Il XVI Congresso di Bologna fu aperto dalla relazione del segretario generale Bruno Trentin, che aveva al centro lo slancio verso l'unità, manifestatosi principalmente con la costituzione della Federazione lavoratori metalmeccanici (Flm) alla fine del 1972, e la politica di avvicinamento della fabbrica alla società. I temi dominanti del Congresso furono il Mezzogiorno e la possibilità, come sindacato, di valutare con le imprese le prospettive di produzione.