Gianni Rinaldini

Segretario Generale FIOM-CGIL

 

Ginevra, 5 novembre 2003

 

Caro Gianni,

alla vigilia della vostra giornata di lotta desidero trasmettere a te e alle compagne e ai compagni della FIOM il saluto caloroso della Federazione Internazionale dei Sindacati Metalmeccanici. La vostra mobilitazione si colloca in un momento estremamente delicato e particolarmente difficile per i lavoratori e le loro famiglie, tanto in Italia che a livello internazionale.

Mentre fenomeni di globalizzazione selvaggia mirano a distruggere conquiste e diritti che costituiscono il patrimonio fondante delle nostre società, il movimento sindacale è fatto oggetto di attacchi disonesti che hanno l’obiettivo, neanche troppo nascosto, di screditare la sua credibilità e di minare la sua legittima funzione di rappresentanza.

Questo sta assumendo toni e proporzioni inaccettabili nell’intento di negare la straordinaria tradizione democratica di tutto il movimento sindacale italiano. Sono certo che esso, e le organizzazioni dei metalmeccanici in primo luogo, saprà dare ancora una volta un contributo fondamentale alle garanzie democratiche ad onta di qualsiasi provocazione.

Gli interessi che accomunano il padronato, oggi come e più di ieri, tendono a negare il lavoro come fondamento delle nostre società e a relegare il suo valore al rango di pura merce.

Questo processo si sostanzia in tutti i paesi di violazioni di diritti fondamentali, di precarizzazione crescente delle condizioni di lavoro, di negazione della dignità e dei fondamentali diritti di cittadinanza.

Le vittime di questo attacco  concertato si possono chiamare lavoratori atipici, specie giovani e donne, nei paesi industrializzati; oppure lavoratori “informali” nei paesi in via di sviluppo – uno sviluppo che sembra allontanarsi sempre più. Qualunque sia l’eufemismo, sono le famiglie di lavoratori e pensionati che, in tutto il mondo, vivono sempre più spesso drammatiche realtà di vecchie e nuove povertà.

La lotta contro questa pericolosa deriva deve vederci uniti a livello internazionale e prima di tutto nazionale. L’unità è la risorsa fondamentale dei lavoratori ed è quindi questo l’augurio, sincero e profondo, che vi faccio in questo momento difficile, contando come sempre sul contributo indispensabile della Fiom alle lotte dei metalmeccanici in tutto il mondo. 

Ti rinnovo il saluto e l’augurio della FISM, con un abbraccio fraterno.

 

  Marcello Malentacchi

Segretario Generale