Fotografie

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Fiom Veneto: "Storia e immagini di 100 anni di sindacato dei metalmeccanici"

Osservando i quadri esposti e leggendo gli appunti di questa mostra sul centenario della Fiom, si ha una ricostruzione di quello che è stato il sindacalismo italiano, assieme a uno spaccato della storia e della società italiana del Novecento: all’interno infatti si trovano le lotte, le conquiste, i sacrifici, le sconfitte (poche) e anche le contraddizioni di un sindacato generale.

1) Il IX Congresso unitario della Fiom. 1946: 630.000 metallurgici italiani.

2) L' annuncio del "Corriere della Sera" alla proclamazione della Repubblica. giugno 1946

 

Fiom Milano: "Fiomtastica"

La Fiom di Milano, sindacato dei metalmeccanici della Cgil, nel centenario della fondazione della federazione nazionale ha chiesto agli studenti di esplorare luoghi a loro insoliti: la fabbrica e gli uffici e di esprimere la propria idea di lavoro, di giustizia sociale e di libertà, i valori fondanti dell’azione sindacale. Alcuni giovani hanno accettato di percorrere strade diverse da quelle usuali. Sono rimasti in ascolto e hanno restituito immagini, parole, pensieri, proiezioni. Così si è tentato di riallacciare il filo di una memoria che sembrava spezzato. E’ stato solo l’inizio di un rapporto al quale la Fiom desidera dare continuità. La mostra vuole essere narrazione di questo incontro. E’ dedicata ai vecchi e ai nuovi lavoratori, ai testimoni e ai nuovi protagonisti del cambiamento della società e del loro tempo.

 

1) Valentina Camilli, studentessa del primo liceo artistico di Milano

 

 

2) Walmer Bordon, lavoratore: "Strutture + rosso macchina (ansie)" - acrilico su tela

 

 

3) Barbara Mazzara, Francesca Natale, Emanela Recalcati.

 

 

Fiom Parma: "Un album di famiglia"

Perché un album di famiglia? Noi non avevamo documenti eclatanti da raccogliere in una mostra per la storia della nostra categoria. Abbiamo dunque organizzato la mostra della nostra categoria attraverso le fotografie che la segreteria di apparato ha conservato e sedimentato per circa un quarantennio.

Come in ogni famiglia è la donna che organizza la memoria attraverso l’album familiare, documentando le nascite, i compleanni, le ricorrenze, le memorie di chi se ne è andato, i momenti di gioia come quelli di dolore. Così queste immagini testimoniano e rievocano altrettanti momenti felici o meno, ma che fanno parte delle nostre radici.

 

1) I metalmeccanici di Parma sfilano a Milano nel 1990 alla manifestazione del Nord per il contratto.

2) Contratti dei metalmeccanici: frontespizi e costituzione delle parti (1966-1979)

 

Fiom Puglia: Il lavoro, l'industria tra storia e attualità

Le foto, i materiali qui presentati, sono parte di una più ampia ricerca sull’industria e il lavoro metalmeccanico in Puglia: “Fra storia e attualità”, ricerca avviata con il convegno sul centenario Fiom del 23 marzo 2001, tenutosi a Taranto.

La parte di ricerca qui presentata si muove in due direzioni. In primo luogo la documentazione illustra il lavoro e le produzioni di due importanti insediamenti industriali a Taranto, che oggi non sono più tali, ma su cui la Fiom ha costruito il suo essere un grande sindacato industriale del Mezzogiorno nel corso degli anni.

In secondo luogo sono rappresentate tutte le grandi e nuove realtà industriali della Puglia, che hanno visto crescere una nuova e combattiva classe operaia.

La gran parte delle foto sono di Ciro Quaranta, ex operaio Belleli, vincitore di diversi premi e con all’attivo numerose pubblicazioni, tra cui due sue opere presenti nel recente “Viaggio nell’industria italiana”, stampato dalla Alinari di Firenze.

Ciro Quaranta riesce a raccontare l’uomo, i suoi problemi, le sue aspettative con una sua personale potenza emotiva.

“La condizione umana traspare ancora, con tratti di alienazione, nelle immagini di Quaranta, ma il segno sociologico è ben lontano dall’adesione critica degli anni dell’impegno”.

 

Fiom Terni: 100 anni di Fiom. I lavoratori ternani tra storia, memoria e futuro

La mostra storico-documentaria 100 anni di Fiom. I lavoratori ternani tra storia, memoria e futuro intende proporre una riflessione sul ruolo degli operai metallurgici e meccanici di Terni all’interno del movimento sindacale italiano, sul ruolo della Federazione nella complessa realtà rappresentata dalle fabbriche del comprensorio tra le quali un peso preponderante hanno da sempre avuto le Acciaierie.

 

Fiom nazionale: 1901-2001. Cento anni di Fiom

Il percorso di celebrazione del centenario della Federazione impiegati operai metallurgici è iniziato con lo studio di un logo che rappresentasse l'evento, logo progettato e realizzato da Shizue Izawa, dell'Istituto europeo di design di Roma, che ci ha detto: «Due sono gli elementi che caratterizzano il marchio per la celebrazione del centenario della Fiom; l'ingranaggio e l'essere umano che corre, metafora del percorso che la Fiom ha compiuto a fianco e a difesa dei metallurgici».

Sempre tra i lavoratori dell'Istituto europeo di design sono state scelte tre opere da utilizzare per le iniziative del centenario, realizzate da un gruppo di lavoro formato da Francesca Crisafulli, Daniele Giardini, Carlo Nannetti e Martina Vanda. Tutti giovani illustratori a cui va il merito di essere riusciti in poco tempo ad agganciarsi alla rappresentazione del mondo del lavoro e alla materialità complessa e articolata di cento anni di storia metallurgica.

La Fiom, inoltre, per rappresentare i suoi cento anni, ha chiesto al pittore Ennio Calabria, da sempre impegnato con il movimento dei lavoratori metalmeccanici, di esprimere con una sua opera quello che secondo lui rappresentava per il mondo dell'arte questo evento; l'artista ha aderito donando un olio su tela, utilizzato per promuovere l'iniziativa nazionale del 18 giugno a Roma, a palazzo Marini, patrocinata dalla Camera dei deputati.

 

MOSTRA FOTOGRAFICA DI TANO D’AMICO

DIRITTI LAVORO E LIBERTA’ PER IL POPOLO PALESTINESE

La mostra comprende immagini e pannelli informativi sulla storia e l’attualità  sociale e politica  palestinese.

Le immagini  rappresentano i vari aspetti della vita quotidiana: il lavoro e la fatica del vivere in una situazione di chiusura delle città, di distruzione economica dovuta all’assedio militare, di pervicace volontà di vivere con dignità di donne, uomini, ragazzi, con il coraggio e la forza dell’identità collettiva e della coscienza dei propri diritti.

Della quotidianità fanno parte anche la violenza  militare israeliana e le uccisioni, rappresentate attraverso l’ espressione di dolore delle madri e lo sguardo attonito e troppo presto adulto dei bambini.

Nel suo insieme questa mostra vuole essere un omaggio all’umanità di un popolo, oltre che uno strumento di solidarietà alla sua lotta per una pace giusta.

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