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Gli
ordini del giorno di seguito riportati sono stati presentati e approvati
all'unanimità
La Fiat ha aperto le procedure per i licenziamentiOggi
Fiat ha avviato le procedure di
licenziamento in tutti gli stabilimenti cambiando
radicalmente il sistema di
procedure sino a oggi praticato. La Fiom di fronte ai licenziamenti di massa ritiene indispensabile intensificare le iniziative di lotta. Per ora sono 8.100 i lavoratori coinvolti direttamente nel gruppo Fiat, e questo come Fiom non possiamo accettarlo. Diciamo
no al piano proposto dalla Fiat e per essere più incisivi contro l’arroganza
aziendale che non tollera nemmeno di discutere le sue scelte proponiamo
una serie di iniziative per costringere Fiat a riprendere un tavolo di
trattative e cambiare decisioni che se adottate avrebbero conseguenze
devastanti non solo per Fiat ma per tutta l’industria italiana. Pertanto
entro la prossima settimana e cioè l’8 novembre chiediamo che tutte le
azioni di lotta del gruppo Fiat siano finalizzate al blocco totale delle
attività tese a fermare la produzione finché la Fiat non convocherà le
Organizzazioni sindacali a un tavolo di trattativa. Per
il 6 novembre organizzeremo una manifestazione nazionale a Melfi
per illustrare a tutti i lavoratori queste posizioni che tanto
pesano nella loro vita quotidiana per il particolare sistema di turnazione
che loro sono costretti a subire e che noi vorremmo modificare. Chiediamo
alle altre Organizzazioni sindacali di anticipare all’8 novembre lo
sciopero generale della categoria vista l’inaudita gravità dell’atto
compiuto da Fiat con l’apertura delle procedure per i licenziamenti. E
proprio per questa eccezionale gravità chiediamo alla Cgil un sostegno
attivo con una dichiarazione di mobilitazione di sciopero generale di
tutto il mondo sindacale. Non
si può permettere che la proprietà Fiat liquidi l’industria italiana
dell’auto per le sue scelte finanziarie di disinvestimento dell’ “impero
industriale” dal quale ha tratto inaudita ricchezza. Per
questo motivo chiediamo al governo di intervenire direttamente nella
proprietà di Fiat a garanzia del mantenimento dell’industria dell’auto
in Italia. Il
governo a oggi ha fatto solo chiacchiere o peggio sottintesi
consensi al piano dei licenziamenti e delle dismissioni industriali
proposto dalla Fiat. Per
questi motivi noi chiediamo un tavolo di trattativa alla Fiat che
ovviamente deve bloccare le procedure di licenziamento mentre si ricercano
le energie e le finanze e i progetti industriali affinché l’auto e
tutto quello che attorno a esso ruota, dalla progettazione alla produzione
resti in Italia. Su queste posizioni chiediamo a tutta la Fiom a partire dai compagni della Fiat una mobilitazione straordinaria nella categoria e nella società perché sia possibile cambiare un progetto che mira soltanto a licenziare a distruggere. Roma, 31 ottobre 2002 Ordine
del giorno
Il 30 settembre scorso Vodafone Omnitel ha disdetto il Ccnl metalmeccanico e tutta la contrattazione aziendale, dichiarando che dal 1° gennaio 2003 applicherà il contratto delle telecomunicazioni. Ciò avviene alla vigilia del rinnovo del Ccnl metalmeccanico e dopo la presentazione di una piattaforma aziendale che ha come obiettivo un forte miglioramento delle condizioni di lavoro. Ciò avviene inoltre in una fase che ha visto e vede la Fiom protagonista di un percorso di crescita della coscienza sindacale, della partecipazione e della mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori. Le ragioni di questa scelta sono evidenti, e pienamente coerenti con la strategia del padronato italiano: competere sul mercato puntando esclusivamente sulla riduzione dei diritti e dei costi anziché sulla qualità dei prodotti. Significativo
è poi il fatto che Vodafone Omnitel sia stata seguita nella disdetta del
contratto da altre aziende piccole e grandi del settore, quali Netsiel e
Albacom, creando un pericoloso precedente per tutto il comparto
informatico e delle telecomunicazioni. L’Assemblea nazionale dei delegati: - impegna la Fiom a sostenere tutte le iniziative tese a salvaguardare il diritto dei lavoratori a riconoscersi nel Ccnl metalmeccanico che sentono come proprio; - è contraria a qualsiasi ipotesi che attraverso la scelta da parte delle aziende di quale Ccnl applicare, porti a situazioni di concorrenza al ribasso dei trattamenti; - sostiene la lotta delle lavoratrici e dei lavoratori di Vodafone Omnitel, che per non perdere il Ccnl metalmeccanico sciopereranno l’8 novembre. L’Assemblea nazionale dei delegati e la Segreteria della Fiom, nell’assumere come propria questa posizione, chiedono alla segreteria della Cgil di condividere questa battaglia per non disperdere il patrimonio di diritti e di tutele conquistato in questi anni. Roma, 31 ottobre 2002 Ordine
del giorno
L’Assemblea
nazionale dei delegati della Fiom-Cgil, riunita a Roma nei giorni 30 e 31
ottobre 2002, esprime il
proprio sentimento di solidarietà nei confronti di Ilda Boccassini,
oggetto di un vero linciaggio morale per avere svolto con scrupolo la
funzione di pubblico ministero nel processo denominato “toghe sporche”. Non
è sopportabile il tentativo denigratorio della persona che si è
scatenato per oscurare la lucidità dell’azione inquirente che in questo
e in altri casi la dott.ssa Boccassini ha perseguito. La
Fiom nel rispetto sociale dell’autonomia delle sedi giudicanti, l’Assemblea
non si esprime sui prevedibili effetti che le recenti novità legislative
produrranno nel merito della sentenza esecutiva di quel processo, altresì
l’Assemblea nazionale dei delegati intende esprimere il proprio
apprezzamento per il rigore con cui Ilda Boccassini ha interpretato il
proprio lavoro in importanti procedimenti giudiziari di questi anni. In
ultimo i delegati della Fiom intendono segnalare che con le ricusazioni
delle sedi giudicanti, con la denifrazione degli operatori della giustizia
e con l’attacco ai magistrati più esposti, certo non si costruisce quel
funzionamento dell’ordinamento giudiziario che è atteso e ricercato da
tanti settori della società italiana. Roma, 31 ottobre 2002 Ordine del giorno
L’Assemblea
nazionale della Fiom-Cgil porge al compagno metalmeccanico Luis Da Silva,
al presidente del nuovo Brasile “Lula”, i migliori auguri perché con
il suo governo si apra in Brasile una proficua stagione di eguaglianza, di
nuovi e più avanzati diritti per i lavoratori e le lavoratrici e per
tutte le persone senza distinzione alcuna. Buon
lavoro compagno “Lula” Roma, 31 ottobre 2002 |