I METALMECCANICI

AI GIOVANI CHE STUDIANO  NELLE UNIVERSITA’ E SCUOLE SUPERIORI

AI GIOVANI  CHE LAVORANO NELLE TANTE E DIVERSE FORME DEL PRECARIATO E DEL“SOMMERSO”

AI GIOVANI CHE NON RIESCONO A TROVARE UN LAVORO. . .

Il 16 novembre i metalmeccanici faranno sciopero e verranno a Roma , dando vita ad una grande manifestazione nazionale, la prima dal dopoguerra indetta dalla sola Fiom Cgil.

I motivi che sono all’origine  di una mobilitazione così eccezionale sono nello stesso tempo materiali e politici: la difesa di un contratto nazionale degno di questo nome, contro l’accordo separato firmato a luglio solo da Fim e Uilm ,la conquista di una reale democrazia sui posti di lavoro, che proprio  la stipula di quel contratto separato ha messo in mora.

Infatti ai lavoratori e alle lavoratrici metalmeccaniche viene oggi impedito di esercitare il diritto fondamentale che sta alla base di tutti i diritti democratici cioè votare sugli accordi che li riguardano in prima persona, determinando una condizione assurda e intollerabile per cui  una minoranza può decidere su una maggioranza, senza verifica alcuna.

Accettare o subire questo stato di cose  vorrebbe dire sancire che nei rapporti di lavoro non esiste uno stato di diritto, bensì solo un rapporto di subordinazione in cui solo le imprese e i loro rappresentanti  hanno facoltà e diritto di legittimare i propri interlocutori sindacali, secondo il principio del “si fanno gli accordi con chi ci sta’”  o piuttosto “con chi scegliamo noi” a prescindere da qualsiasi rappresentanza reale.

La rottura drammatica di luglio sul nostro contratto e’ stata solo la punta dell’ iceberg della  politica illiberale e autoritaria nel lavoro che la Confindustria  e il Governo vogliono determinare nell’Italia  degli anni 2000.

 In queste stesse settimane infatti il Ministro Maroni ha presentato tutta una serie di provvedimenti contenuti nel cosiddetto Libro bianco sul mercato del lavoro che nei fatti rappresentano un tentativo di modificare in peggio tutti i principali istituti contrattuali e di legge dell’attuale sistema di diritti collettivi e individuali nei rapporti di lavoro.

Sono obiettivi espliciti:

1.       La privatizzazione del collocamento, di fatto demandato alle agenzie interinali

2.      La scomparsa del contratto nazionale e la creazione di nuove forme di “contratto individuale”

3.      Lo smantellamento dell’art. 18 dello Statuto dei lavoratori nel caso di licenziamento  senza giusta causa.

4.      L’aumento indiscriminato della flessibilità del mercato del lavoro,

Se a questo aggiungiamo quanto si prevede per le pensioni , nella proposta di legge sull’immigrazione ,nei progetti relativi alla scuola e all’ università ne viene un quadro  sociale da legge della giungla in cui l’obiettivo esplicito è quello di distruggere tutte le forme di tutela collettiva e le residue forme di controllo pubblico sui rapporti di lavoro sui percorsi di inserimento, sulla produzione e divulgazione dei saperi.

I metalmeccanici saranno in piazza anche per opporsi a tutto questo, per rivendicare a gran voce il riconoscimento del valore della dignità dei diritti dei lavoratori, per ricostruire un sistema di regole che allarghi le tutele per tutti, che superi in avanti le attuali diseguaglianze, restituendo diritti a quelli a cui oggi sono negati, allargando spazi di contrattazione collettiva e restituendo democrazia , parola e forza ai lavoratori.

Le tragiche vicende del terrorismo internazionale e della guerra inseriscono questa nostra mobilitazione in uno scenario nazionale ed internazionale complesso e drammatico in cui il precipitare verso una logica di guerra porterà il grave rischio di ulteriori restringimenti di spazi democratici sul piano interno.

Contro la scelta di una risposta di guerra al terrorismo internazionale la Fiom si è già espressa e ha già partecipato alle manifestazioni che a questa guerra e questo terrorismo si opponevano, ma gli avvenimenti degli ultimi giorni, le decisioni del Governo e del Parlamento per una partecipazione diretta e immediata di nostri contingenti  sul teatro di guerra, porterà nei fatti a fare della manifestazione del 16 novembre anche un grande appuntamento  di massa  per la pace.

Per tutte queste ragioni  e a partire dagli obiettivi che abbiamo posto al centro del nostro sciopero e della manifestazione nazionale, come segreterie Fiom Cgil di Roma e del Lazio chiediamo ai ragazzi e alle ragazze delle scuole superiori, delle tre Università di Roma , ai tanti che studiano e lavorano nei cento modi del precariato, nella insicurezza e nel sottosalario, a quelli che invano hanno cercato di inserirsi nel mondo del lavoro e ancora sono disoccupati, di essere in piazza con i metalmeccanici il 16 novembre, perchè i nostri obbiettivi di oggi siano  con la presenza fisica dei vostri movimenti e delle vostre parole d’ordine  da subito e insieme obbiettivi di allargamento di diritti e lavoro per tutti, contro le logiche di potenza  e per politiche di pace.

DI QUESTI TEMI DISCUTIAMO INSIEME

ASSEMBLEA PUBBLICAALL’UNIVERSITA’ DI ROMA “LA SAPIENZA”

FACOLTA’ DI LETTERE MERCOLEDI’ 13 NOVEMBRE ORE 1100.

16 NOVEMBRE

MANIFESTAZIONE NAZIONALE

ORE 9.30 PIAZZA ESEDRA

 FIOM ROMA NORD        FIOM ROMA SUD             FIOM LAZIO