Firenze, Stazione Leopolda - 11/13 maggio 2001


11 maggio 2001. Alle ore 22.00 i giovani già affollano la ex stazione Leopolda di Firenze, dove prende il via il progetto “Stazioni Lunari”, tre giorni di musica, incontri, mostre fotografiche, video e concerti, ”reso possibile - dice il depliant distribuito all’ingresso - grazie alla collaborazione della Fiom-Cgil che proprio quest’anno festeggia il suo centenario”. E’ un intreccio curioso quello che vede le linee scarne ed essenziali di una ex stazione ospitare un’organizzazione che proviene da un passato centenario e una manifestazione artistica tutta proiettata verso il futuro attraversata da un presente composto in stragrande maggioranza da giovani e giovanissimi.
“Abbiamo messo insieme la nostra iniziativa sul centenario – spiega Mauro Fuso segretario generale della Fiom di Firenze, con questa che vede arrivare i giovani e abbiamo cercato di collegare l’immagine della Fiom con quella positiva che essi recepiscono da questa serie di concerti. Siamo qui per dire cosa è stata, cosa è oggi e cosa sarà la Fiom. L’idea di base vuole essere dinamica e collegare il passato con il presente ma nello stesso tempo mettere in azione il futuro. Vedo con piacere che in molti si avvicinano alle cose che abbiamo proposto e prendono del materiale. Credo, anche se è ancora presto per un giudizio definitivo, sia una manifestazione riuscita. Credo anche che tutti coloro che passeranno per lo stand della Fiom ricorderanno questa iniziativa fatta di musica ma anche della presenza della nostra organizzazione, attraverso un’immagine che propone strumenti di conoscenza e di collegamento con il sindacato. Sì, penso sia stata una buona idea partecipare e rappresenti un fatto positivo.”

Appena entrati una parete di acqua e luci separa una lunga galleria, sulla sinistra lo stand della Fiom nella sala concerti è allestita la mostra con manifesti storici della Camera del lavoro di Firenze. Tra i giovani anche alcuni delegati Fiom.

“Mi chiamo Paola, sono delegata all’azienda Ote di Firenze, e devo dire per prima cosa che non ero abituata a questo tipo di iniziative e sono rimasta piacevolmente sorpresa dal fatto che la Fiom esca fuori dalle fabbriche e si veda in tutto un altro contesto. Credo sia importante per chi entra nel mondo del lavoro e conosce bene i problemi della fabbrica uscire a volte dalle attività della Rsu e trovare la Fiom fuori dal contesto abituale e di questo sono molto contenta. E credo sia importante che questo accada nell’anno del centenario della Fiom, perché se io vivo abbastanza bene la mia vita lavorativa, lo devo alla Fiom, alla sua storia e ai suoi cento anni e non lo dico in modo retorico, ci ho sempre creduto e continuo a crederci.”

Dietro lo stand, Riccardo, delegato alla Gkn-Cfi un’azienda che prima era Fiat. “Vivo questo momento del centenario in maniera positiva e anche all’interno dell’azienda c’è una maggiore attenzione proprio nel rispetto dei cento anni dell’organizzazione che ha fatto tanto per i lavoratori e sono sicuro che continuerà a fare tanto ancora soprattutto nei prossimi anni.

Questa sera si esibirà Giovanni Lindo Ferretti che incontra idealmente la Fiom nella memoria storica. Nel senso che questo cantante/compositore rappresenta anche una idea che coinvolge una parte della nostra storia. Ricordo, in particolare, quando ha scritto la canzone “Compagni cittadini”, e, da parte mia, io mi riconoscevo negli ideali di quel giovane che durante gli anni del nazifascismo si trovava nel Mugello a lottare contro il regime. Penso che un personaggio come Ferretti, ma non solo lui naturalmente, sia positivo perché racconta cantando la storia del movimento operaio e di quello di Liberazione, ma anche di ciò che succede oggi in Italia.”

Alla fine della rassegna sono oltre 5.000 le persone che hanno partecipato e lo stand della Fiom alla fine è rimasto senza più materiale da distribuire. “Il bilancio di questa iniziativa – commenta Alessio Malpassi, responsabile organizzativo della Fiom di Firenze, alla conclusione della rassegna Stazioni Lunari – non può che essere considerato positivo. Abbiamo stabilito un ponte che ha favorito la comunicazione con un settore della società, quello giovanile, che molti danno per estraneo alle attività del sindacato. La nostra esperienza in questi giorni è stata faticosa ma ci ha confermato esattamente il contrario ed è, per dirla con uno slogan che si legge molto di questi tempi, un buon segno."