Fiom Brescia - 26 marzo 2001 | Analisi dei questionari |
Dati e grafici |
La
Fiom di Brescia, nel corso dello scorso anno, ha promosso un questionario tra
tutti i dipendenti della Fiat Iveco di Brescia perché sentiva la necessità di
indagare, capire e ascoltare i lavoratori della più grande e importante
fabbrica bresciana (4.100 dipendenti).
Il
questionario era rivolto ai lavoratori, sia dipendenti Iveco che terziarizzati,
ossia dipendenti ex Iveco, ceduti ad altre società nel corso del precedente biennio. Sono stati raccolti 1.500
formulari, a cui si sono aggiunti quelli dei lavoratori impiegati che sono stati
trattati a parte.
I
dati che emergono danno un'idea piuttosto precisa di com'è oggi la situazione
di coloro che tutti i giorni passano molto tempo della loro vita in fabbrica, di
come vivono il rapporto con il lavoro, di quali sono i problemi che devono
affrontare, di quali sono i rapporti tra loro, di come sono i rapporti con la
gerarchia di fabbrica e di com'è il loro rapporto con il sindacato e la
politica.
Il
questionario esamina:
·
la fabbrica e i nuovi lavori;
·
le condizioni di vita e di salario;
·
trasporti, mobilità e costi sociali;
·
il lavoro e la professionalità;
·
la sicurezza;
·
le trasformazioni dell'azienda e le terziarizzazioni avvenute;
·
la gerarchia aziendale;
·
tempi di lavoro e tempi di vita;
·
la scuola e la formazione;
·
i lavoratori e il sindacato;
·
il voto e la politica;
·
i valori di riferimento.
Il
risultato di questa ricerca è il tema di discussione del convegno organizzato
dalla Fiom di Brescia presso il Museo di Scienze naturali il 26 marzo 2001 alle
ore 9,00.
Interverranno
alcuni giovani lavoratori della Fiat Iveco ed è prevista la partecipazione di
Rossana Rossanda - editorialista de «Il manifesto», Vittorio Rieser -
Ires/Cgil Torino, Riccardo Bellofiore - Università di Bergamo e Claudio
Sabattini - segretario generale della Fiom-Cgil, che concluderà il convegno.