La manifestazione di ieri a Strasburgo ha avuto il suo risultato: il Parlamento europeo ha rifiutato la proposta del consiglio europeo sull’orario di lavoro.

 

Ieri, in concomitanza con la manifestazione europea indetta dalla Ces a Strasburgo il Parlamento europeo ha rigettato l’ipostesi di modifica della direttiva sugli orari suggerita dal consiglio.

il parlamento ha approvato con 440 voti a favore tutti gli emendamenti dell’europarlamentare Cercas (Pse) rifiutando la clausola permanente dell’Opt-out (possibilità di lavorare oltre le 48 e sino a 65 ore con il consenso del singolo lavoratore).

La clausola dell’Opt-out era stata adottata dal regno unito nel 1993 ed ad oggi viene utilizzata da 15 stati dell’Eu.

Ieri il Parlamento ha votato un emendamento che stabilisce l’eliminazione dell’Opt-out entro 36 mesi.

Ora la direttiva dovrà tornare in Parlamento europeo per la terza lettura e nel frattempo si dovrà trovare una nuova mediazione.

E’ evidente che la presenza di migliaia e migliaia di delegati e delegazioni presenti alla manifestazione di Strasburgo ha pesato sul voto del parlamento.

La Fiom e’ stata presente e visibile all’interno del corteo e della manifestazione.
 

La Responsabile dell’ufficio Europa

Sabina Petrucci
 

Roma, 17 dicembre 2008