Prima Conferenza congiunta delle regioni Fem Sud e Sud-Ovest Si è svolta a Parigi nei giorni 7 e 8 febbraio la prima Conferenza congiunta delle ragioni Sud e Sud-Ovest della Fem. La riunione trae origine dalla mozione approvata al congresso della Fem. Alla riunione erano presenti tutti i sindacati della regione Sud-Ovest (francesi, spagnoli, portoghesi) e della regione Sud (italiani e turchi) per un totale di 12 organizzazioni sindacali. Per la Fiom era presente Laura Spezia per la Segreteria nazionale e Sabina Petrucci dell’Ufficio Europa. Riteniamo molto importante il risultato del lavoro svolto a Parigi, fortemente voluto dai sindacati italiani. Lavoreremo tenacemente affinché l’obiettivo della fusione delle due regioni sia praticabile nel prossimo congresso. Roma, 28 febbraio 2008 Conferenza Fem delle regioni Sud e Sud-Ovest Parigi, 7 e 8 febbraio 2008
Decisioni assunte Le presenti Organizzazioni collocano i lavori di questa Conferenza nell’applicazione della mozione adottata dal Congresso Fem tenuto a Lisbona nel 2007, riguardante lo sviluppo della auspicata cooperazione tra le due regioni Fem Sud e Sud-Ovest. Ricordiamo che secondo tale mozione: “...uno degli obiettivi di questa collaborazione è la sperimentazione di un lavoro comune delle due regioni in prospettiva di una loro fusione all’interno della Fem. Questa prospettiva sarà valutata da tutti i sindacati membri delle due regioni prima del prosimo Congresso delle Fem nel 2011”. Si è notato che le due realtà condividono problemi economici e sociali simili su numerosi aspetti. Su alcuni di questi, all’interno della struttura organizzativa delle regioni, si vogliono identificare più esattamente i problemi esistenti e le loro soluzioni da portare poi alla discussione e riflessione all’interno della Fem conl’obiettivo di diffondere la conoscenza di questi problemi nel quadro del sindacalismo europeo.
Programma di lavoro 1. Cooperazione tra i sindacati sulle multinazionali presenti nell’area Entrambe le regioni notano che aziende multinazionali sono molto presenti nell’areai e giocano un importante ruolo, sia economico che sociale. Decidono quindi di sviluppare la solidarietà internazionale sindacale e per questo di: - predisporre una mappa più precisa possibile di queste multinazionali; - individuare dove è possibilile la creazione di Comitati aziendali europei; - individuare le difficoltà di funzionamento dei Cae per cercarne le soluzioni; - individuare gli attacchi ai diritti e alla libertà sindacali, cercando con tutti i mezzi di rimediarvi, in particolare in Turchia; - far rispettare gli Accordi quadro internazionali in queste aziende e favorirne la conclusione di nuovi; - scambiare le informazioni che riguardano queste aziende, creando una utile cooperazione sindacale internazionale, così da anticipare e affrontare le riorganizzazioni. Tutto ciò sarà fatto a partire dal paese di origine della multinazionale. Responsabile del progetto: Christian Pilichowski (Ftm-Cgt/Francia, in cooperazione con il Fgmm-Cfdt)
2. Precarietà Nella prospettiva dell’azione organizzata con la Fism (per il 7 ottobre 2008) contro la precarietà e per un lavoro decente, le due regioni decidono: - di preparare un breve documento sulle “buone pratiche” sulla precarietà nei rispettivi paesi e per l’industria metalmeccanica; - con lo scopo di organizzare una comunicazione su questo argomento, rivolta alla Fem, alla Fism e ai lavoratori di questi paesi; - e di preparare una iniziativa comune in occasione della giornata d’azione del 7 ottobre 2008. Responsabile del progetto: Antonio Camacho (Fm-CcOo/Spagna)
3. Lavoratrici/tori migranti Entrambe le regioni progetteranno delle iniziative da intraprendere. A tal propostito verranno esaminati i contenuti di accordi esistenti in alcuni settori professionali che già affrontano tali problematiche e di cui si hanno conoscenze. Responsabile del progetto: Sveva Haertter (Fiom-CGIL in cooperazione con FIM e UILM)
4. Cooperazione con i sindacati del Maghreb Rimanendo all’interno dei confini di Fem e Fism, entrambe le regioni sono d’accordo nel cercare di sviluppare una cooperazione con i sindacati del Maghreb utilizzando i fondi europei. A questo proposito: - stabiliranno un quadro di relazioni con i sindacati del Maghreb tale da essere l’oggetto di questa cooperazione; individuando così la possibilità o non per loro di giocare un ruolo positivo in questa cooperazione; - incontreranno questi sindacati per determinare con loro obiettivi e possibilità della cooperazione; utilizzeranno inoltre le strutture sindacali all’interno delle multinazionali in Maghreb; - definiranno un progetto di cooperazione sindacale internazionale da sottoporre eventualmente alla Commissione europea. Responsabile del progetto: Javier Urbina (Mca-Ugt/Spagna) 5. Conoscenza dei sistemi di relazione sociale nei paesi delle due regioni Le organizzazioni di tutti i paesi delle due regioni realizzeranno una rapporto sintetico dei rispettivi sistemi di relazioni industriali, sulla base di alcune voci comuni: protagonisti, livelli di negoziazione, modalità di dialogo sociale (negoziazione, informazione, consultazione…), rappresentanza dei lavoratori nelle fabbriche, diritti sindacali… Responsabile del progetto: Marie Josée Millan-Noirault (Fo Métaux/Francia)
Modalità di lavoro Incontri e responsabilità Entrambe le regioni decidono di incontrarsi almeno due volte l’anno per discutere dell’applicazione delle presenti decisioni e per preparare gli incontri degli organismi della Fem (Comitato direttivo e Comitato esecutivo). I rappresentanti regionali e i vice presidenti delle due regioni hanno l’incarico di vigilare sulla realizzazione delle presenti decisioni, nel quadro della gestione delle attività delle due regioni che viene fuori dalle loro missioni. Ogni progetto ha un suo responsabile che dovrà riferire nella riunione delle regioni. Un bilancio di questa cooperazione inter-regionale sarà fatto alla fine di ogni anno e alla fine del 2010 sarà fatto il bilancio finale. Motodo di lavoro utilizzando una rete di competenze Riguardo ogni argomento, il responsabile del progetto stabilirà velocemente (entro la fine di marzo) un elenco di obiettivi chiarendo i tempi del progetto, che manderà a ogni organizzazione chiedendo di nominare una persona che da quel momento sarà il contatto con il responsabile del progetto. Il responsabile del progetto produrrà alla fine un documento finale sul progetto. Tale documento a seconda del progetto: - riporta i dati raccolti (lo stato dei sistemi di relazione sociale – la cartografia delle multinazionali); - riporta il progetto di comunicazione alla Fem (lavoratrici/tori migranti – precarietà); - o (per il progetto Maghreb) riporta un progetto guida di cooperazione. Ad ogni documento lavoreranno a distanza (internet) tutti gli incaricati. Esso sarà approvato dalla riunione delle organizzazioni delle due regioni. Se necessario, sarà oggetto prima dell’approvazione, di una specifica conferenza con gli incaricati e i sindacati delle due regioni. Se durante i lavori si evidenzierà la necessità di considerare altri interventi non previsti inizialmente (per esempio riguardo l’iniziativa della Fem contro la precarietà e per un lavoro decente), il responsabile del progetto potrà avanzare proposte al riguardo al meeting delle due regioni. Il prossimo meeting delle due regioni si terrà in Turchia il 14 e 15 ottobre prossimi. |