Fism-Fem. Forum congiunto sulla comunicazione sindacale

 

Claudio Scarcelli, Fiom nazionale 

Il primo Forum congiunto Fism-Fem (e federazioni rispettivamente internazionale ed europea dei sindacati metalmeccanici) degli addetti alla comunicazione – ospitato a Francoforte il 17 e 18 novembre scorsi dalla Ig Metall, il sindacato dei metalmeccanici tedeschi – ha permesso, a chi si occupa di comunicazione nei sindacati metalmeccanici di tutto il mondo, di discutere di campagne sindacali, nuove tecniche e strategie di comunicazione.

Un appuntamento ormai consolidato, quello dei comunicatori dei sindacati metalmeccanici europei, che si tiene due volte l'anno ed è arrivato alla settima edizione. Meno frequente il meeting a livello internazionale, che si tiene ogni due anni.

Ho seguito questo incontro in rappresentanza della Fiom, come ho fatto negli ultimi anni, e l’impressione che ne ho ricevuto è di un generalizzato interesse in crescita rispetto a queste tematiche, dato da un lato dalla consapevolezza di una ulteriore rapida evoluzione degli strumenti multimediali e dall’altro, maturato con il susseguirsi di questo incontri, dalla curiosità di conoscere come vengono utilizzati tali strumenti in realtà da tanti punti di vista molto distanti dalla propria.

Molta carne al fuoco nella due giorni tedesca, cominciata con una interessante sessione che riguardava un po’ la mission di questi meeting: il presente e il futuro degli strumenti di comunicazione utilizzati dai sindacati. Tra gli intervenuti in questo panel c’è stato anche Eric Lee, fondatore e direttore del sito Labourstart.org, invitato a questa riunione in qualità di esperto di comunicazione sindacale. Interessante la sua presentazione, attraverso la quale, dal suo osservatorio speciale, ci ha illustrato le nuove applicazioni mediali e il possibile utilizzo del web da parte dei sindacati. Da essa, e dalla discussione che ne è seguita, si evidenzia come in questo momento i sindacati siano alle prese con l’ottimizzazione dell’uso del web, con il passaggio dal «vecchio» web1.0 al prossimo web3.0, il «web semantico», passando dal presente del lettore che diventa editore, con l’uso dei social network, da Facebook a twitter, da Flickr a YouTube ecc.

Le esperienze venute fuori dal dibattito confluiscono in tendenze convergenti ma che presentano ognuna delle pecularietà, date soprattutto dal diverso modo in cui sono strutturati i sindacati nelle diverse realtà. Cercando di farne una sintesi (e rimandando alle singole presentazioni, pubblicate sui siti della Fism e della Fem, per chi è interessato all’approfondimento) posso dire che, in generale, si deduce un uso sempre più massiccio dei video, diretti e sintetici, delle mailing list, di FaceBook. Segna il passo invece Second Life, il mondo virtuale sul quale alcuni sindacati hanno investito molte risorse economiche senza avere un ritorno apprezzabile.

In questa, ma anche nelle sessioni successive, è più volte emerso come lo spartiacque nell’uso di questi strumenti sia stata la campagna elettorale di Obama per le ultime elezioni presidenziali negli Stati Uniti. Ad essa ha fatto riferimento anche Marte Ingul, parlando della campagna elettorale per il partito laburista norvegese, per la quale è stata consulente.

La prima giornata del meeting è stata chiusa dalle due sessioni «Organizzare gli iscritti sindacali nell’industria metalmeccanica» e «Cambiamento climatico: ridurre le emissioni, trasformare i posti di lavoro». In quest’ultima discussione, presieduta dal nuovo segretario generale della Fism, Jyrki Raina, si è parlato del contributo dato dai sindacati a questa tematica e del percorso che ci divide dal meeting di Copenaghen del prossimo dicembre.

Le recenti campagne dei sindacati metalmeccanici sono state al centro del dibattito all’inizio della seconda giornata del forum, introdotta da Peter Scherrer, segretario generale della Fem. Le lotte delle lavoratrici e dei lavoratori della Sinter Metal in Turchia, della Ssangyong in Corea del Sud (con tanto di repressione a base di gas e acido da parte delle forze dell’ordine), del sindacalto sudafricano Numsa contro i «labour brokers», insieme alla campagna della Ig Metall «insieme per una vita di qualità», sono solo uno spaccato delle mobilitazioni in atto nel mondo cui il sindacato internazionale è chiamato a dare visibilità, oltreché solidarietà. Su queste tematiche, inoltre, siamo tornati alla conclusione del meeting, discutendo del modo in cui rafforzare le campagne della Fism e della Fem a favore dei diritti sindacali. Da questo vivace dibattito, aperto dopo la presentazione di Kristyne Peter, neodirettrice del dipartimento Diritti sindacali e Campagne della Fism, è venuta fuori più forte che mai – oltre alle proposte concrete per migliorare la qualità e aumentare la quantità delle informazioni tra i vari sindacati e con le federazioni centrali – la necessità di una più continua e forte solidarietà tra le lavoratrici e i lavoratori di tutto il mondo, in una fase in cui la globalizzazione liberista e la crisi economica continuano ad accanirsi sulla parte più debole del processo produttivo, quella classe lavoratrice che produce ricchezza ma che per prima paga il costo di qualsiasi processo di ristrutturazione, sia economico che industriale.

Infine, per la sessione «Costruire un network di comunicazioni e indagine», che doveva servire a fare un esempio di come produrre informazioni e comunicarle, Måns Martensson ha descritto la Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro (Eurofound), un’agenzia dell’Unione europea istituita nel 1975, con sede a Dublino, per contribuire a migliorare le condizioni di vita e di lavoro in tutta Europa. La Fondazione si incentra sulla gestione della ricerca, la raccolta di informazioni e la comunicazione dei risultati del suo operato.

 

Programma del meeting

 

Martedì, 17 novembre

Sessione 1

Applicazioni dei nuovi media e risultati

Coordina: Alexander Ivanou, Fism. Valter Bittencourt, Cnm/Cut (Brasile); Rick Sloan, Iam (Usa); Eric Lee, LabourStart (Regno Unito)

Strategie di campagna efficaci basate sul web

Marte Ingul, consulente in comunicazioni, Labour Party norvegese


Sessione 2

Organizzare gli iscritti sindacali nell’industria metalmeccanica

Coordina: Antonello Gisotti, Fim-Cisl. Vonny Diananto, Fspmi (Indonesia); Olga Masson, Itua (Russia); Diana Petrova, Metalicy (Bulgaria); Caroline Jacobsson, Fem

Cortometraggio prodotto dalla Fism: «Organizzare i lavoratori nelle Epz in Indonesia»


Sessione 3

Cambiamento climatico: ridurre le emissioni, trasformare i posti di lavoro

Coordina Jyrki Raina, segretario generale Fism. Judith Kirton-Darling, Fem; Wayne Ranick, Usw (Usa); Henry Armstrong, Awu (Australia)

 

Mercoledì, 18 nvembre

Sessione 4

Le recenti campagne dei sindacati metalmeccanici

Coordina: Anita Gardner, Fism. Elif Sinirlioglu, Birlesik Isk-Metal (Turchia), campagna Sinter Metal; Hyewon Chong, KMWU (Corea del Sud), campagna Ssangyong; Castro Ngobese, Numsa (Sudafrica), campagna contro i «labour brokers» ; Jörg Weigand e Heike Neumeister, Ig Metall (Germania), campagna«Insieme per una vita di qualità»


Sessione 5

Costruire un network di comunicazioni e indagine

Måns Martensson, Manager Multimedia, Eurofound


Sessione 6

In che modo possiamo rafforzare le nostre campagne a favore dei diritti sindacali?

Kristyne Peter, Direttrice Diritti sindacali e Campagne della Fism.


Approfondimenti. Tutte le presentazioni e altri materiali del Forum, nonché le notizie che riguardano le campagne citate, sono disponibili sui portali della Fism (www.imfmetal.org) e della Fem (http://www.emf-fem.org).

 

Roma, 24 novembre 2009