Martedì
14 febbraio La
direttiva Bolkestein si basa sul principio del paese d’origine che,
nella logica dall’Accordo Generale sul Commercio dei Servizi (AGCS)
dell’ OMC, è un incitamento alla competizione tra gli Stati e i
popoli. L’idea di fondo è di rendere stabile il dumping sociale,
ridurre le protezioni per gli utenti, rimettere in causa la cultura,
indebolire le norme ambientali e della sanità pubblica. In pratica,
rendere impossibile il controllo del potere pubblico sulla fornitura dei
servizi. La direttiva è inoltre un attacco ai diritti sociali e sindacali
quali la contrattazione e attraverso di essa alle condizioni di lavoro e
di vita dei lavoratori e dei cittadini europei. E’
perciò necessaria una convergenza tra i movimenti sociali, le
associazioni, gli enti locali, gli eletti, le organizzazioni sindacali, i
partiti politici per fare fallire questo progetto sia a livello nazionale
che europeo. Il percorso legislativo, infatti, non si conclude affatto col
voto nel Parlamento europeo, e dovrà comunque sempre più intrecciarsi e
cimentarsi con l’approfondimento della situazione dello sviluppo dei
servizi pubblici – e in particolare di quelli locali - in Europa, e del
ruolo degli enti locali contro le politiche di privatizzazione, per la
difesa dei diritti sociali e di cittadinanza, verso l’obiettivo di una
regolamentazione capace comunque di sottrarre i cosiddetti Servizi di
interesse generale – a partire da quelli legati all’accesso ai beni
comuni – alle logiche della privatizzazione mercantile. In
Italia abbiamo costruito già una forte mobilitazione con una presa di
coscienza – seppure ancora insufficiente – che ha coinvolto una
larghissima parte delle forze in grado di bloccare questo pericolo. Il 15
ottobre 2005 tantissimi enti locali – che avevano approvato testi contro
la direttiva – hanno costituito un coordinamento che segue – anche in
Europa – lo sviluppo dei lavori. La campagna nazionale – la più vasta
per varietà e numero di adesioni in Europa – ha promosso, nello stesso
giorno, la grande manifestazione che ha visto sfilare 50mila persone
contro la direttiva. Noi
ci mobiliteremo ad ogni tappa ed a tutti i livelli. E’
oggi indispensabile continuare la mobilitazione dei popoli d’Europa.
Dobbiamo costruire le giornate di mobilitazione europea. Sabato
11 febbraio, in contemporanea con la manifestazione europea del FSE
che si terrà a Strasburgo, si svolgerà a Roma, nella mattina, una
giornata di incontro con i parlamentari europei ed italiani, con
l’obiettivo di riprendere ed aggiornare il confronto con quanti si
apprestano a pronunciarsi sia nel Parlamento europeo sia nel Parlamento
italiano quando, dopo il voto del 14 febbraio, spetterà ai Governi
nazionali pronunciarsi sulla Direttiva nell’ambito del Consiglio
europeo. Nel pomeriggio si svolgeranno in varie località italiane
iniziative e manifestazioni pubbliche e, ancora a Roma, una iniziativa a
Piazza di Torre Argentina. La mobilitazione contro la direttiva Bolkestein
sarà presentata anche all’ Assemblea nazionale del Movimento Contro Un
forte appello rivolgiamo, infine, a quanti – personalità,
rappresentanti delle assemblee elettive, associazioni, movimenti –
condividono questi stessi obiettivi, perché sia garantita la più
massiccia partecipazione alla manifestazione che si svolgerà martedì 14
febbraio a Strasburgo. Quel giorno, alle ore 12, promossa dal movimento
europeo del Forum Sociale Europeo, congiuntamente alla Confederazione
Europea dei Sindacati, si terrà, davanti al Parlamento europeo, una
grande manifestazione in corrispondenza con l’avvio del dibattito sulla
Direttiva. Nella stessa giornata, ed in quelle successive, in vista
della votazione finale, si organizzeranno iniziative locali in grado di
rendere pubbliche le ragioni della nostra opposizione alla Bolkestein. E’
solo una tappa della nostra mobilitazione. Contro
il progetto di direttiva Bolkestein, possiamo vincere! Primi
promotori dell’appello (23.1.06) Abruzzo
No Bolkestein Attac
Italia: Cristina Mataloni, Marco Bersani Cobas:
Piero Bernocchi Coordinamento
Nazionale Enti Locali “Stop Bolkestein Fiom
CGIL Firenze
Social Forum FLC
CGIL Forum
ambientalista: Ciro Pesacane Forum
per la democrazia costituzionale europea: Franco Russo Francesco
Martone , senatore, Sinistra Europea Funzione
Pubblica CGIL Lunaria-Sbilanciamoci!:Tommaso
Rondinella PRC Quale
Stato Rete
dei movimenti e dei forum toscani: Tommaso Fattori Sincobas:
Franco Lovascio, Margherita Recaldini, Luigia Pasi, Silvia Baratella,
Paolo Sabatini |