REPORT SULLA RIUNIONE GUE DEL 30 GIUGNO 2005 A BRUXELLES

 

Il GUE ha organizzato il follow up del seminario sulla direttiva Bolkestein del 18 marzo 2005. Era presente un numero limitato di organizzazioni (per gli italiani FP CGIL, FIOM CGIL e PRC) e paesi (Italia, Belgio, Germania, Francia, Portogallo, Grecia, ecc)

 

La situazione della direttiva Bolkestein al Parlamento Europeo 

La situazione è stata presentata da Sahra Wagenknecht (PDS, Germania) relatrice sulla direttiva servizi per la Commissione affari economici e monetari.

 

Commissione mercato interno (IMCO)

Prossima discussione in commissione l’11 luglio 2005 a Bruxelles (ore 15-18). Sono stati presentati circa 1002 emendamenti. Il voto in Commissione dovrebbe essere previsto per il 13 e 14 settembre 2005 ed il voto in plenaria per il 12 e 13 ottobre oppure 24-27 ottobre 2005.

L’alto numero degli emendamenti rischia però di far slittare il voto in Commissione mercato interno ad ottobre (4-6 ottobre) e il voto in plenaria al Parlamento europeo a novembre (14-17).

 

Commissione occupazione ed affari sociali (EMPL)

Prossima discussione il 12 luglio. Prossima riunione il 14 settembre.

La direttiva opera in cooperazione rafforzata tra queste due commissioni . In pratica i due presidenti si devono accordare su quali temi e materie le due commissioni esercitano le loro competenze (esempio IMCO, principio paese origine, EMPL, servizi interesse economico generale, limiti, protezione dei consumatori) che si esprimeranno nella accettazione prioritaria degli emendamenti di una delle due commissioni.

 

Il Consiglio

In attesa delle decisioni del Parlamento. Il Consiglio competitività si riunisce informalmente a Cardiff 11-12 luglio 2005 e poi formalmente l’11 ottobre a Lussemburgo e il 28-29 novembre a Bruxelles. Non c’è una così forte opposizione e non c’è più un paese che chiede il ritiro della direttiva. Bisogna intervenire sui parlamenti ed i parlamentari nazionali per controllare il mandato con cui i rappresentanti dei governi andranno al voto sul tema della direttiva (ad esempio posizione contraria del Belgio, ecc)

 

La sorte della direttiva servizi

E’ stato rimarcato che Blair ha più volte affermato che la direttiva servizi resta uno dei maggiori interessi della presidenza del Regno Unito.

Nelle priorità del programma della Presidenza del Regno Unito si legge:

- We will want to build upon the work done by the Dutch and Luxembourg Presidencies, as well as forthcoming European Parliament proposals on the Services Directive. The proposal aims to open up trade in services across the EU. As services account for around two-thirds of EU GDP, this measure is an opportunity to make one of the biggest improvements to the Single Market since its original creation, potentially generating hundreds of thousands of jobs and billions of euros for the EU economy. Europe has a strong service sector and businesses and consumers throughout the EU would be well-placed to take advantage of increased trading opportunities.

D’altro canto è indubbio che la strategia oggi per l’approvazione della direttiva passa per un abbassamento dei toni e del profilo. Si cerca, cioè, di avallare l’interpretazione di una direttiva “bloccata” e comunque destinata “a grandi cambiamenti”.

Se si analizzano gli emendamenti presentati è chiaro che non esiste una maggioranza disponibile a chiedere il ritiro della direttiva (sia in Parlamento sia al Consiglio), né una maggioranza disponibile ad affermare il principio dell’armonizzazione come preventivo alla liberalizzazione dei servizi.

La relazione Gebhardt (IMCO) attacca il principio del paese d’origine sostituendolo con quello del mutuo riconoscimento e svuotandolo con una forte dose di deroghe. E’ chiaro che il testo Gebhardt se venisse attaccato da una serie di emendamenti che ne riducono la portata produrrebbe alla fine che il mutuo riconoscimento sia un principio del paese d’origine con altro nome.

La relazione Van Lancker è più decisa ma i suoi emendamenti più forti (ad esempio sul paese d’origine) sono subordinati a quelli della Commissione mercato interno.

 

Decisioni raggiunte:

- il GUE organizzerà nel mese di settembre un seminario con i movimenti e i sinndacati sulla direttiva, allargato anche alle altre forze politiche europee (Pse, ecc) e aperto ai movimenti ed ai sindacati dei nuovi paesi;

- sostegno alle manifestazioni decentrate, il 15 ottobre (e/ o il 14 ottobre), in collegamento forte con il movimento contro il GATS e il WTO; spetta alle campagne nazionali l’organizzazione per la riuscita delle manifestazioni nazionali

- non viene scartata l’ipotesi di una manifestazione centrale a Strasburgo in contemporanea con il voto in plenaria al Parlamento europeo, soprattutto se la votazione slittasse a novembre

Enzo Bernardo

Ufficio Internazionale FP CGIL