OSSERVATORIO SULLA CONTRATTAZIONEINIZIATE LE TRATTATIVE INTERCONFEDERALI IN BELGIO Sono iniziate in Belgio le trattative interconfederali. Da molti anni in Belgio le trattative per gli aumenti salariali sono state condotte con riferimento a una norma salariale. Ciò significa l’aumento massimo dei salari in Belgio. Questa norma salariale è tecnicamente calcolata dal Consiglio centrale dell’economia su richiesta del governo avendo a riferimento la percentuale di aumento di tre paesi confinanti: la Germania, l’Olanda e la Francia. Il rapporto ufficiale del Consiglio dell’economia è stato pubblicato la scorsa settimana. Il rapporto rende noto che nei paesi presi a riferimento l’aumento salariale è stato del 6,6%. Sorprendentemente il rapporto conclude che in Belgio l’aumento dovrebbe essere tre il 5,1% e il 6%. Di solito dopo la pubblicazione del rapporto le parti sociali si incontrano per arrivare a una mediazione su un livello più moderato degli aumenti ma questa volta il Consiglio ha operato da sé una moderazione salariale a causa della incerta situazione economica. Tutto ciò ovviamente trova il consenso degli imprenditori. Venerdì 29 novembre sono state rotte le trattative. I sindacati hanno chiesto un aumento del 6% (per due anni con l’inclusione automatica dell’inflazione), gli imprenditori sperano in un aumento del 5,3% includendo un’inflazione limitata. Quando il negoziato tra le parti viene interrotto, il governo viene coinvolto e ha il diritto di fissare lui stesso la cifra dell’aumento salariale. Ma dato che in Belgio, il prossimo anno, si terranno le elezioni federali, l’attuale governo, non essendo contento di intervenire nel negoziato, ha richiesto alle parti sociali un ulteriore tentativo. Se anche questo tentativo non darà risultati, non ci sarà un accordo interconfederale che di solito rappresenta lo schema solidaristico poiché comprende non solo il livello del salario minimo delle varie categorie ma anche elementi normativi quali pensionamenti anticipati ecc. Anche in assenza dell’accordo interconfederale, il prossimo anno si aprirà il confronto di categoria, slittando di fatto la discussione sulla norma salariale nelle categorie senza ovviamente la certezza di un risultato migliore. Roma,
12 dicembre 2002 Nota
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