In Austria conclusa la trattativa per l'industria metalmeccanica

Nella prima serata del 18 ottobre 2002, la delegazione trattante del sindacato metalmeccanico e tessile degli operai (Gmt)  e il sindacato degli impiegati del settore privato (Gpa), hanno raggiunto un accordo per il settore metalmeccanico che interessa più di 210.000 lavoratori.

Le trattative di questo anno si sono rivelate particolarmente difficili poiché la situazione economica di base era ambivalente con dati economici corretti continuamente al ribasso, e previsioni pessimistiche da parte degli imprenditori sulle prospettive economiche.

Durante la trattativa, la crescita del pil per il 2002 è stato corretta dal 1,2 allo 0,9%. Il rallentamento della ripresa influirà sul pil nel prossimo anno con un aumento del 2,2% anziché il 2,8% precedentemente previsto.

L’aumento dei prezzi al consumo raggiungerà l'1,8% nel 2002 e continuerà a diminuire sino all’1,4% nel 2003.

La previsione della produttività (per addetto) è stato modificata dall’1,2 al l'1,1%.

La prima fase di trattative del 9 ottobre è stata dominata dalla discussione sul miglioramento dello schema legislativo, soprattutto sulle clausole della nuova indennità di licenziamento e sull’eliminazione di norme pesanti riguardanti la nuova legislazione sui turni notturni. Dopo una lenta discussione senza risultati tangibili, il negoziato è stato interrotto.

Tuttavia, il 18 ottobre 2002, è stato possibile raggiungere una rapida conclusione con i seguenti risultati sull’aumento salariale e sulla parte normativa:

Aumenti salariali:

1)      Un aumento sul salario minimo contrattato e sui salari del 2,3% (il nuovo salario minimo mensile sarà di 1.215.24 euro)

2)      Un aumento sulle paghe di fatto del 2,2%

3)      Un aumento per gli apprendisti del 2,3%

4)      Un aumento su istituti aggiuntivi e indennità di carovita

5)      Una tantum di 110 euro erogata entro il 30 marzo 2003

6)      Una cosiddetta “opzione di distribuzione”, che consente di distribuire con flessibilità almeno lo 0,6% dell’aumento tra alcuni gruppi di impiegati sulla base di un accordo aziendale. Ciò comporta la possibilità da parte delle aziende di scegliere o di aumentare i salari del 2,5% oppure di aumentare al 1,9% il salario e di distribuire lo 0,6% individualmente.

Parte normativa:

Regolazione del lavoro notturno

Le misure protettive contrattate collettivamente saranno mantenute ed estese anche ai lavoratori interessati al lavoro notturno. Soprattutto abbiamo potuto evitare un peggioramento degli standard nel lavoro notturno nonostante il divieto per il lavoro notturno delle donne sia stato eliminato e sostituito con una nuova legge che prevede solo un minimo standard come contenuto nella legislazione europea. Inoltre l’accordo prevede un aumento sostanziale delle indennità per i turni notturni del 4% mentre altre indennità aumenteranno del 2,3%.

Passaggio al nuovo sistema di indennità di licenziamento

L’accordo collettivo include il diritto a un mese aggiuntivo nel cambio al nuovo sistema di indennità di licenziamento con un’opzione di trasferimento del diritto dei lavoratori a un fondo speciale che gestisce l’indennità di licenziamento. La parte sindacale, non condividendo le nuove regole, lavorerà per dissuadere i lavoratori a scegliere lo spostamento nel nuovo sistema introdotto.

L’accordo per tutti i lavoratori metalmeccanici entrerà in vigore dal 1 di Novembre 2002.

 

ACCORDO DEL SETTORE ELETTRICO ED ELETTRONICO

Solo due giorni prima dell’accordo dei metalmeccanici è stato raggiunto un accordo per il settore elettrico ed elettronico che copre 60.000 lavoratori.

I risultati raggiunti sono:

Aumenti salariali:

1)      Un aumento dei salari minimi contrattati del 2,3%

2)      Un aumento dei salari reali del 2,2%

3)      Una tantum di 85 euro entro il 1 marzo 2003

4)      Una cosiddetta “Opzione di distribuzione” che consente di distribuire con flessibilità almeno lo 0,5% dell’aumento in alcuni gruppi di impiegati sulla base di accordi aziendali.

Ciò significa che le aziende possono scegliere o di aumentare i salari del 2,5% o di aumentarli del 2% e distribuire lo 0,5% individualmente.

Parte normativa

Sono stati ottenuti gli stessi risultati dei metalmeccanici per quanto riguarda la legislazione sui turni notturni e sul nuovo sistema di indennità di licenziamento.

Inoltre, le parti sociali hanno convenuto di continuare il confronto sulla modernizzazione della struttura salariale.

Il nuovo accordo entrerà in vigore dal 1 novembre 2002.

Commenti:

Sia la delegazione sindacale che quella delle controparti hanno giudicato l’accordo accettabile da ambo le parti. La trattativa è stata estremamente difficile e l’accordo è stato raggiunto velocemente anche in presenza di una situazione economica sfavorevole con un alto tasso di disoccupazione

Il giudizio degli esperti economici dell’Istituto austriaco delle ricerche economiche (Wifo) è che gli aumenti salariali sono in linea con lo sviluppo macroeconomico e rafforzerà il potere di acquisto stimolando una ripresa della domanda interna e dunque un miglioramento dell’economia.

 

Roma, 5 novembre 2002