Sciopero generale in Portogallo il 24 novembre
In seguito all’accordo siglato con il Fondo Monetario Internazionale e la Banca Centrale Europea, il Portogallo ha di fronte un programma di austerità i cui contenuti non si erano mai visti dal tempo della democrazia:
Se tali misure venissero applicate il paese sprofonderebbe in una recessione economica disastrosa. Con una recessione più forte entreremmo in un ciclo di politiche di austerità, aumento della recessione e del debito, ripetendo ciò che è già avvenuto in Grecia, con risultati disastrosi per i lavoratori, la popolazione e il paese, visibili oggi. La maggioranza della popolazione, donne uomini, giovani, disoccupati e pensionati, sta pagando un prezzo elevatissimo per una crisi che non hanno causato, mentre i gruppi finanziari maggiori continuano ad accumulare profitti e nella prima metà dell’anno più di 10370 milioni di Euro sono stati portati fuori dal paese. Il Portogallo ha bisogno di una politica diversa, di una rinegoziazione del debito e delle sue scadenze, di un tasso di interesse diverso, una politica che promuova la crescita ed un lavoro con diritti, rafforzando i settori produttivi, aumentando i salari e le pensioni e assicurando la protezione sociale, valorizzando il lavoro e la dignità dei lavoratori. Il Consiglio Nazionale della CGTP-IN ha deciso di indire
SCIOPERO GENERALE IL 24 NOVEMBRE 2011
CONTRO LO SFRUTTAMENTO E L’IMPOVERIMENTO PER UN PORTOGALLO SVILUPPATO E SOVRANO PER IL LAVORO I SALARI I DIRITTI I SERVIZI PUBBLICI
Lisbona 14.11.2011 Traduzione a cura dell’ufficio Europa Fiom-Cgil |