Sciopero generale in Portogallo il 24 novembre



 

In seguito all’accordo siglato con il Fondo Monetario Internazionale e la Banca Centrale Europea, il Portogallo ha di fronte un programma di austerità i cui contenuti non si erano mai visti dal tempo della democrazia:

  • Aumento illegale dell’orario di lavoro di 2.5 ore settimanali (da 40 a 42.5) con un taglio ai salari del 7%

  • Rapina sulle tredicesime e sulle ferie per i lavoratori del settore pubblico

  • Ulteriori tagli di salari e pensioni

  • Tagli ai sussidi di disoccupazione

  • Eliminazione del sostegno sociale per le famiglie

  • Taglio delle festività pubbliche

  • Ulteriori privatizzazioni (inclusa acqua)

  • Chiusura dei servizi pubblici e tagli al sistema sanitario.


Nel contesto di questo programma, il governo e gli imprenditori intendono mutilare il diritto del lavoro eliminando il divieto ai licenziamenti senza giusta causa, il diritto costituzionale alla contrattazione, il pagamento della cassa integrazione, protezione sociale dei disoccupati e la regolazione del tempo di lavoro.

Se tali misure venissero applicate il paese sprofonderebbe in una recessione economica disastrosa.

Con una recessione più forte entreremmo in un ciclo di politiche di austerità, aumento della recessione e del debito, ripetendo ciò che è già avvenuto in Grecia, con risultati disastrosi per i lavoratori, la popolazione e il paese, visibili oggi.

La maggioranza della popolazione, donne uomini, giovani, disoccupati e pensionati, sta pagando un prezzo elevatissimo per una crisi che non hanno causato, mentre i gruppi finanziari maggiori continuano ad accumulare profitti e nella prima metà dell’anno più di 10370 milioni di Euro sono stati portati fuori dal paese.

Il Portogallo ha bisogno di una politica diversa, di una rinegoziazione del debito e delle sue scadenze, di un tasso di interesse diverso, una politica che promuova la crescita ed un lavoro con diritti, rafforzando i settori produttivi, aumentando i salari e le pensioni e assicurando la protezione sociale, valorizzando il lavoro e la dignità dei lavoratori.

Il Consiglio Nazionale della CGTP-IN ha deciso di indire


 

SCIOPERO GENERALE IL 24 NOVEMBRE 2011

 

CONTRO LO SFRUTTAMENTO E L’IMPOVERIMENTO

PER UN PORTOGALLO SVILUPPATO E SOVRANO

PER IL LAVORO I SALARI I DIRITTI I SERVIZI PUBBLICI


 

Lisbona 14.11.2011

Traduzione a cura dell’ufficio Europa Fiom-Cgil