Comunicato del Coordinamento sindacale europeo Fiat del 4 febbraio 2011


 

Il gruppo di coordinamento sindacale europeo FIAT riunitosi a Bruxelles il 4 febbraio ha discusso della situazione corrente nei gruppi FIAT (FIAT SpA e FIAT Industrial).

I partecipanti hanno espresso l’insoddisfazione per la mancanza di volontà del management FIAT ad entrare in un genuino, aperto e costruttivo dialogo sociale europeo. Essi ritengono che ciò non sia negativo solo in termini di relazioni con i lavoratori, ma è altrettanto disastroso per l’immagine del gruppo in se stesso come FIAT.

Il gruppo di coordinamento sindacale non può semplicemente capire perché la FIAT vuole creare un’immagine pubblica che dipinge un gruppo non orientato al dialogo e all’approccio sociale. Pensiamo che un approccio costruttivo tra il management e i sindacati a livello Nazionale, Europeo e Transnazionale incoraggerebbe la soluzione dei problemi sia nell’interesse dell’azienda che dei lavoratori.

Durante questo periodo di crisi e di riorganizzazione del settore auto e industriale a livello globale, così come il riposizionamento del gruppo Fiat nel mondo, la priorità è quella di assicurare il lavoro ai lavoratori, con condizioni di lavoro buone e decenti, e di garantire una prospettiva futura a ogni stabilimento. Non è accettabile che un paese sia messo in competizione con un altro né che uno stabilimento sia giocato contro un altro. Tutto ciò può solo portare ad un’erosione degli standard sociali in tutti i paesi.

I partecipanti hanno espresso una forte preoccupazione che tutto ciò possa essere l’inizio, nel gruppo FIAT così come in altre aziende, di un’ampia campagna attraverso l’Europa per minare il dialogo sociale, per “flessibilizzare” ed abbassare i diritti dei lavoratori e le condizioni di lavoro unilateralmente. La FEM ed i suoi affiliati hanno linee guida che coprono questi obiettivi e non possono tollerare qualsiasi tentativo per attaccarli.

Il gruppo di coordinamento sindacale è d’accordo a praticare uno scambio di informazioni in futuro su tutti i cambiamenti, o le proposte di cambiamento sugli accordi sindacali esistenti e/o regole o leggi, e di discuterne regolarmente.

I partecipanti si sono espressi chiaramente in favore di un buon funzionamento del CAE e sono pronti a lavorare in questa direzione e verso l’interesse dell’intero gruppo e di tutti i lavoratori.

 

Il gruppo di coordinamento inoltre chiede:

  • Un chiaro, aperto e positivo dialogo sociale europeo

  • Uno stop all’attacco alle condizioni di lavoro e ai fondamentali diritti sindacali

  • Il rispetto per gli accordi e le regole a livello Nazionale ed Europeo

 

 

Ufficio Europa Fiom-Cgil
 

Bruxelles, 4 febbraio 2011

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Traduzione a cura dell’Ufficio Europa Fiom