Dichiarazione dell’esecutivo dell’IG
Metall del 11 maggio 2010
La speculazione in Europa deve
essere impedita!
La Grecia ha bisogno di un aiuto
finanziario veloce, ma non di colpi di scure sociali!
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L’aiuto finanziario per
la Grecia è un primo passo che andava fatto da tempo per riaprire al
paese una prospettiva economica. Solo con crediti ponte il paese può
essere liberato dalla morsa della speculazione.
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L’elevato debito di
stato della Grecia non è la ragione principale dell’attuale crisi. È
la speculazione che ha reso impossibile che la Grecia continuasse a
finanziarsi sui mercati di capitale privati. Anche la
disinformazione mirata rispetto alla solidità della politica
finanziaria greca ha contribuito al fatto che gli interessi per i
prestiti di stato siano drasticamente aumentati.
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La IG Metall ritiene
che le misure di risparmio che il FMI e i ministri dell’economia del
Gruppo-Euro vogliono imporre, costituiscano un percorso
economicamente sbagliato e socialmente insostenibile. Il
programma di risparmi richiesto metterà in moto una spirale al
ribasso, dalla quale saranno colpiti negativamente i lavoratori e i
loro redditi. Le entrate fiscali continueranno a precipitare a causa
della diminuzione forzata delle prestazioni economiche. Questo ha un
effetto di creazione di crisi e del suo prolungamento!
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La IG Metall si
pronuncia in via di principio contro un “meccanismo di crisi”, che
attraverso la costrizione alla riduzione della spesa pubblica e a
tagli nei diritti allo stato sociale e riduzione dei redditi sociali
e da lavoro, scarica il peso della crisi finanziaria ed economica
sulle cittadine e sui cittadini. La IG Metall per questo sostiene
in modo solidale le azioni dei sindacati contro il programma di
risparmi!
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La crisi della Grecia è
una sfida per l’intera Europa. La colpa della pressione sull’euro è
della speculazione. Nei mercati a termine, a maggio sono state fatte
tante scommesse contro l’euro, come mai prima contro una valuta. Non
dovrà verificarsi una nuova ondata di speculazione contro singoli
paesi dell’euro. Soprattutto i paesi della zona euro sono di fronte
al compito di introdurre strumenti efficaci contro la speculazione.
A tale scopo va prosciugato il mercato delle assicurazioni del
credito. Il commercio con le assicurazioni contro la caduta del
credito (CDS) deve essere vietato. I traffici delle agenzie di
rating vanno fermati, la UE deve creare al più presto un istituto di
rating indipendente dai mercati finanziari, con la partecipazione
della BCE. Le banche devono rispondere per i costi della crisi
finanziaria con una tassa sufficientemente elevata sulle transazioni
finanziarie.
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La crisi della Grecia
deve diventare il punto di partenza per un cambio di passo verso
un’integrazione europea duratura e solidale. La IG Metall sostiene
espressamente un’Europa solidale e sociale! L’Europa ha bisogno di
un migliore coordinamento delle politiche economiche e finanziarie,
che mettano al centro una strategia di crescita dinamica. Gli
sbilanciamenti esistenti nella zona euro devono essere ridotti
attraverso un meccanismo di compensazione solidale, in particolare
i paesi con margini delle prestazioni di bilancio devono
rafforzare i propri mercati interni tramite un rafforzamento del
potere d’acquisto e investimenti pubblici. È necessario anche un
sistema di compensazione solidale tra i paesi più deboli e quelli
più forti.
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Il 9-10 maggio 2010 i
capi di governo dei paesi dell’euro hanno deciso un ampio pacchetto
di misure per la garanzia della stabilità finanziaria della zona
euro. Al centro c’è un meccanismo europeo di stabilità finanziaria
per un ammontare totale di 500 miliardi di euro. Il paracadute per
l’euro è una misura necessaria per togliere vento dalle vele degli
speculatori. Tuttavia presenta ancora un difetto di costruzione: la
prevista società di scopo, i cui crediti andrebbero garantiti dagli
stati membri dell’euro, non oppone sufficienti risposte alla pratica
fino ad ora perseguita del finanziamento della finanza pubblica di
capitali tramite i mercati. La Banca Centrale Europea (BCE) ha
annunciato che, a fronte della crisi dell’euro, interviene per la
prima volta nel commercio di titoli di stato. L’acquisto in blocco
di titoli di stato sul mercato è un passo all’altezza della
situazione. Il percorso più conveniente e giusto dal punto di
vista finanziario sarebbe però l’acquisto diretto dei titoli di
stato sul mercato primario. Fino a quando questo non può realizzarsi
per via contrattuale, la IG Metall richiede la costruzione di una
“Banca Europea per i Titoli Pubblici”, che possa acquistare i titoli
di stato dei paesi dell’euro.
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La IG Metall agirà con
più forza affinché con la partecipazione ed attivazione delle
confederazioni sindacali, vengano intensificati gli scambi di
informazioni tra sindacati e il coordinamento delle contromisure
sindacali.
Roma, 14 maggio 2010
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Traduzione a cura di
Sveva Haertter |