Dichiarazione dell’esecutivo dell’IG Metall del 11 maggio 2010

La speculazione in Europa deve essere impedita!

La Grecia ha bisogno di un aiuto finanziario veloce, ma non di colpi di scure sociali!


 

  1. L’aiuto finanziario per la Grecia è un primo passo che andava fatto da tempo per riaprire al paese una prospettiva economica. Solo con crediti ponte il paese può essere liberato dalla morsa della speculazione.

  1. L’elevato debito di stato della Grecia non è la ragione principale dell’attuale crisi. È la speculazione che ha reso impossibile che la Grecia continuasse a finanziarsi sui mercati di capitale privati. Anche la disinformazione mirata rispetto alla solidità della politica finanziaria greca ha contribuito al fatto che gli interessi per i prestiti di stato siano drasticamente aumentati.

  1. La IG Metall ritiene che le misure di risparmio che il FMI e i ministri dell’economia del Gruppo-Euro vogliono imporre, costituiscano un percorso economicamente sbagliato e socialmente insostenibile. Il programma di risparmi richiesto metterà in moto una spirale al ribasso, dalla quale saranno colpiti negativamente i lavoratori e i loro redditi. Le entrate fiscali continueranno a precipitare a causa della diminuzione forzata delle prestazioni economiche. Questo ha un effetto di creazione di crisi e del suo prolungamento!

  1. La IG Metall si pronuncia in via di principio contro un “meccanismo di crisi”, che attraverso la costrizione alla riduzione della spesa pubblica e a tagli nei diritti allo stato sociale e riduzione dei redditi sociali e da lavoro, scarica il peso della crisi finanziaria ed economica sulle cittadine e sui cittadini. La IG Metall per questo sostiene in modo solidale le azioni dei sindacati contro il programma di risparmi!

  1. La crisi della Grecia è una sfida per l’intera Europa. La colpa della pressione sull’euro è della speculazione. Nei mercati a termine, a maggio sono state fatte tante scommesse contro l’euro, come mai prima contro una valuta. Non dovrà verificarsi una nuova ondata di speculazione contro singoli paesi dell’euro. Soprattutto i paesi della zona euro sono di fronte al compito di introdurre strumenti efficaci contro la speculazione. A tale scopo va prosciugato il mercato delle assicurazioni del credito. Il commercio con le assicurazioni contro la caduta del credito (CDS) deve essere vietato. I traffici delle agenzie di rating vanno fermati, la UE deve creare al più presto un istituto di rating indipendente dai mercati finanziari, con la partecipazione della BCE. Le banche devono rispondere per i costi della crisi finanziaria con una tassa sufficientemente elevata sulle transazioni finanziarie.

  1. La crisi della Grecia deve diventare il punto di partenza per un cambio di passo verso un’integrazione europea duratura e solidale. La IG Metall sostiene espressamente un’Europa solidale e sociale! L’Europa ha bisogno di un migliore coordinamento delle politiche economiche e finanziarie, che mettano al centro una strategia di crescita dinamica. Gli sbilanciamenti esistenti nella zona euro devono essere ridotti attraverso un meccanismo di compensazione solidale, in particolare i paesi con margini delle prestazioni di bilancio devono rafforzare i propri mercati interni tramite un rafforzamento del potere d’acquisto e investimenti pubblici. È necessario anche un sistema di compensazione solidale tra i paesi più deboli e quelli più forti.

  1. Il 9-10 maggio 2010 i capi di governo dei paesi dell’euro hanno deciso un ampio pacchetto di misure per la garanzia della stabilità finanziaria della zona euro. Al centro c’è un meccanismo europeo di stabilità finanziaria per un ammontare totale di 500 miliardi di euro. Il paracadute per l’euro è una misura necessaria per togliere vento dalle vele degli speculatori. Tuttavia presenta ancora un difetto di costruzione: la prevista società di scopo, i cui crediti andrebbero garantiti dagli stati membri dell’euro, non oppone sufficienti risposte alla pratica fino ad ora perseguita del finanziamento della finanza pubblica di capitali tramite i mercati. La Banca Centrale Europea (BCE) ha annunciato che, a fronte della crisi dell’euro, interviene per la prima volta nel commercio di titoli di stato. L’acquisto in blocco di titoli di stato sul mercato è un passo all’altezza della situazione. Il percorso più conveniente e giusto dal punto di vista finanziario sarebbe però l’acquisto diretto dei titoli di stato sul mercato primario. Fino a quando questo non può realizzarsi per via contrattuale, la IG Metall richiede la costruzione di una “Banca Europea per i Titoli Pubblici”, che possa acquistare i titoli di stato dei paesi dell’euro.

  1. La IG Metall agirà con più forza affinché con la partecipazione ed attivazione delle confederazioni sindacali, vengano intensificati gli scambi di informazioni tra sindacati e il coordinamento delle contromisure sindacali.


 

Roma, 14 maggio 2010

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Traduzione a cura di Sveva Haertter