LA COMMISSIONE EUROPEA PORTA LA RESPONSABILITÀ POLITICA DEGLI SCIOPERI A LINDSEY

 

Il segretario generale della Ces, della Federazione europea Legno e costruzioni, Metalmeccanica, Chimica, Trasporti, Tessile, Alimentaristi e Turismo hanno sottoscritto un documento inviato alla Commissione che asserisce che la recente agitazione e gli scioperi selvaggi alla raffineria di Lindsey rivelano la fragilità del modello sociale europeo sulla scia delle recenti sentenze della Corte di Giustizia nei casi Viking, Laval, Ruffert e Lussemburgo, sentenze aiutate anche dalle posizioni politiche della Commissione.

Accusano sia la commissione che i vari capi di Stato dei paesi Eu di aver sottovalutato che con i casi della Corte europea si è rotto il fragile equilibrio del contratto sociale europeo.

Chiedono a tutti i commissari, al Presidente della commissione e ai candidati al Parlamento europeo, di rivedere la direttiva distacco e di porre il principio di paga eguale per lavoro eguale, l’autonomia dei sindacati e la contrattazione collettiva incluso il fondamentale diritto di sciopero,

quali elementi fondanti dell’Europa sociale insieme all’ occupazione e al welfare.


 

John Monks, segretario generale Ces

Sam Hagglund, segretario generale Legno e costruzioni

Peter Scherrer, segretario generale Metalmeccanici

Reinhard Reibsch, segretario generale Chimici e Energia

Eduardo Chagas, segretario generale Trasporti

Patrick Itschert, segretario generale Tessili

Harald Wiedenhofer, Segr. Gerale Alimentaristi e Turismo

 

Roma 6.3.2009
 

 

Traduzione a cura dell’ufficio Europa

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Sabina Petrucci