La raffineria di Lindsay nel Lincolnshire e la responsabilità europea per evitare contrasti tra i lavoratori

Gli eurodeputati Roberto Musacchio, Giusto Catania e Donata Gottardi , (GUE/NGL  - PSE),  hanno presentato una interrogazione scritta alla Commissione europea sul conflitto  apertosi tra lavoratori inglesi e italiani

 

Considerando che nel Lincolnshire si sta consumando una delle più brutte pagine della storia del movimento sindacale in tempi di globalizzazione: lavoratori inglesi contro lavoratori italiani. Considerando che la crisi economica, alimentata da un capitalismo votato alla speculazione finanziaria, senza regole e centrata sul debito, sta producendo uno dei malesseri sociali più gravi: poveri contro poveri/ lavoratori contro lavoratori. Considerando che anche in Europa la disoccupazione aumenta e che la paura esplode come fenomeno sociale. Considerando che si moltiplicano casi di dumping sociale. Considerando che il restrittivo orientamento della Corte di Giustizia europea nei confronti della "direttiva distacco", che si applica ai casi di subappalto, ha destato la forte preoccupazione del sindacato, dei giuristi , dei lavoratori e del Parlamento europeo, che ha chiesto, finora invano, un tempestivo intervento della Commissione per rivedere le regole che provocano dumping sociale. Considerando che il dumping salariale diventa un'opportunità per le aziende ad abbassare il costo del lavoro determinando concorrenza sleale. Considerando che nel caso della raffineria Lindsay la protesta sta assumendo connotati che la destra politica e nazionalista sta piegando contro lo "straniero". Considerando che i lavoratori inglesi rivendicano che quel lavoro appaltato doveva utilizzare forza lavoro locale penalizzata dalla crisi e che se fosse vero che il contratto prevede l'esclusione al lavoro dei locali ciò sarebbe fonte di discriminazione e che l'impresa in questioni di questo genere ha responsabilità, enormi tanto più essendo un'impresa dove non è presente il sindacato.

Come intende operare la Commissione affinché vengano rispettati il diritto al lavoro di tutti, ma parimenti le regole di contrasto al dumping sociale e salariale e alla discriminazione ?

Non ritiene la Commissione che la "Direttiva distacco" debba essere modificata in quelle parti che, abusate in direzione del dumping, possano creare contrasti tra lavoratori provenienti da diversi paesi, come richiesto dal Parlamento europeo nella sua risoluzione?

Non ritiene la Commissione che sia necessario un Piano straordinario per l'occupazione da porre al centro delle politiche europee per uscire dalla crisi?