Dichiarazione di Francoforte

Sciopero nel settore metalmeccanico in Germania - solidarietà dei sindacati europei metalmeccanici

Si è svolto il 10 maggio, a Francoforte, presso la sede dell'Ig-Metall, su invito della Ig-Metall e della Fem, un incontro tra i sindacati europei per esaminare l' attuale stato della vertenza della Ig-Metall e la situazione della contrattazione in tutti i paesi dell'Europa ed esprimere la solidarietà alla lotta in corso dei metalmeccanici tedeschi.

All'incontro, dove è stata presentata la Dichiarazione, erano presenti rappresentanti di 11 paesi europei, oltre alla Germania: Italia, Francia, Spagna, Belgio, Austria, Danimarca, Finlandia, Gran Bretagna, Ungheria, Turchia,Portogallo.

L'integrazione europea non riuscirà se non è vissuta dagli abitanti dell'Europa come un progetto sociale destinato a portar loro più lavoro e giustizia. Un'Europa economicamente forte non può essere che un'Europa giusta sul piano sociale - da qui la lotta delle Oo. Ss. europee per maggior crescita e occupazione. Mai in tutta la storia europea le possibilità di ottenere questo obiettivo sono state così buone. Ma se gli aumenti di salario in Europa sono troppo modesti, queste possibilità si trasformeranno in un rischio di dimensione europea. Ogni accordo salariale inferiore al "margine di ridistribuzione" (somma della produttività e dell'inflazione) mette in discussione il mercato del lavoro e lo sviluppo economico. La politica salariale sindacale degli anni passati mirava alla stabilità. Vogliamo mantenere questo orientamento, ma nello stesso tempo abbiamo bisogno di accordi salariali che rafforzino il potere d'acquisto nell'area euro. Questo richiede una politica di contrattazione collettiva che comporti stabilità ma che promuova anche crescita - come è attualmente la politica perseguita dall'Ig- Metall.

La moderazione salariale non è base né di maggior occupazione e crescita né di maggior giustizia sociale. Il padronato ha rifiutato di ammettere questa verità nelle 47 trattative recenti del settore metalmeccanico tedesco. La Ig-Metall non è disponibile ad accettare nessuna riduzione del potere d'acquisto dei lavoratori. Per questa ragione ha dichiarato sciopero - per aumentare salari, crescita e occupazione. Dopo il passaggio all'euro, lo sciopero dell'Ig-Metall è il primo sciopero esteso in Europa. A causa del peso economico della Germania nella zona euro (35% del pil) è un avvenimento di dimensione europea. In realtà un accordo salariale che rispetti il margine di redistribuzione è anche un segnale positivo e un criterio per altri paesi. Il progetto di coordinamento della politica salariale è la reazione dei sindacati affiliati alla Fem ai rischi di una politica monetaria europea. Essi danno anche un segnale non equivoco contro l'aumento del dumping salariale privilegiato dal padronato. Le Oo. Ss. contrappongono la solidarietà dei lavoratori e delle lavoratrici a questo rovinoso effetto  sugli standard salariali e sociali.

La "regola di coordinamento" è uno strumento politico di lotta contro il dumping salariale in Europa. Con il loro sistema di rapporti esteso in tutta Europa, le Oo. Ss. europee sono in contatto sulle iniziative contrattuali. Al centro di queste attività sta per i sindacati europei il dovere di impedire secondo le proprie possibilità ogni misura mirata a interrompere o a far fallire uno sciopero. Nella pratica della solidarietà i Comitati aziendali europei (Cae) hanno un ruolo importante. Per questo la Fem coinvolge i Cae nelle attività di informazione e di sostegno. I Cae di aziende multinazionali con unità produttive in Germania sono invitati a manifestare solidarietà e sostegno in particolare per impedire le attività che mirano a  far fallire lo sciopero e impedire i trasferimenti di produzione. In caso di sciopero, lo scambio di informazioni transfrontaliero e la solidarietà attiva dei sindacati andranno di pari passo. A partire dall'entrata in vigore dell'euro, non ci sono più contrattazioni collettive nazionali!

Messaggi di Francoforte:

  1. L'Ig-Metall farà tutto quello che è nelle sue possibilità per continuare una politica salariale senza effetti sull'inflazione. Ma questo orientamento non è in grado di promuovere crescita e occupazione se il risultato della contrattazione collettiva non rispetta l'aumento di produttività e inflazione.
  2. I sindacati europei metalmeccanici confermano la loro solidarietà con lo sciopero nel settore metalmeccanico tedesco e rifiutano ogni forma di delocalizzazione della produzione e attività destinate a far fallire lo sciopero.
  3. Lo sciopero nel settore metalmeccanico tedesco è per la Fem il segnale per cominciare a rafforzare la sua attività di coordinamento. I sindacati europei metalmeccanici ormai intendono cooperare strettamente in futuro nel caso di conflitti transfrontalieri e creare in tal caso un proprio gruppo di coordinamento.
  4. I sindacati europei metalmeccanici appoggiano nel proprio interesse la Fem per meglio affrontare le nuove sfide derivanti dall'applicazione del mercato unico.

Klaus Zwickel (presidente Ig-Metall), Jurgen Peters (vicepresidente Ig-Metall), Tony Janssen (presidente Fem), Reinhard Kuhlmann (segretario generale Fem)