Il
Comitato esecutivo dell'Ig-Metall ha deciso di andare al referendum per decidere
lo sciopero nel Baden-Wuerttenberg e nel Berlin-Brandenburg
Il
Comitato esecutivo della Ig-Metall ha dichiarato la rottura delle trattative
sulle richieste economiche che riguardano 3,6 milioni di lavoratori
metalmeccanici in Germania. Quindi ha deciso di andare al referendum per
decidere lo sciopero, da organizzare nelle regioni orientali e occidentali: a
ovest nel Baden-Wuerttenberg (830 aziende) e a est nel Berlin-Brandenburg (177
aziende). Il referendum si terrà nelle aziende dove sono presenti membri delle
organizzazioni datoriali, dal 25 al 30 aprile, e coinvolgerà circa 200.000
iscritti. Lo
Statuto della Ig-Metall stabilisce che, per essere approvato, lo sciopero deve
essere votato dal 75% degli iscritti; Klaus Zwickel, presidente della Ig-Metall,
è convinto che questa percentuale sarà superata, ricordando che oltre 900.000
lavoratori avevano partecipato agli ultimi scioperi di avvertimento. Al termine
degli scrutini, durante una riunione fissata per il 2 maggio si deciderà come
procedere, e lo sciopero potrebbe essere indetto per il 6 maggio. Zwickel
ha inoltre dichiarato che gli imprenditori sono pienamente responsabili di
questo sviluppo della situazione. Nelle 47 sessioni di contrattazione regionale,
non è stata avanzata alcuna offerta ragionevole; l'ultima offerta è stata di
190 euro per 2 mesi, e di un aumento del 3,3% per 13 mesi. "Questa è una
provocazione, non un'offerta" – ha dichiarato Zwickel – "In questo
modo hanno buttato all'aria l'ultima occasione di risolvere la trattativa
pacificamente." Le richieste della Ig-Metall erano un punto fermo per un
contratto comune di operai e impiegati, con un aumento salariale del 6,5%. Ancora,
Zwickel ha dichiarato che se la Ig-Metall vedesse
soddisfatte le proprie richieste, ciò significherebbe circa 8,7 miliardi di
euro per i lavoratori, ma solo un incremento dell'1,2% dei costi totali per le
aziende. Le richieste si basano sui contenuti accordi nei precedenti incontri
sulla contrattazione. Infine, più soldi ai lavoratori e alle loro famiglie
significherebbero un bene anche per l'intera economia e creerebbero nuovi
lavori. "Ecco
perché scioperiamo", ha dichiarato Zwickel. È
stato anche deciso di sostiuire i lunghi scioperi tradizionali con scioperi
articolati, mirati ad alcune aziende: questa nuova tattica, dello sciopero
flessibile, è stata pensata innanzi tutto per ottenere il massimo
risultato, limitando il pericolo di serrate, e poi tenendo conto nella nuova
legislazione del lavoro. 23
aprile 2002 |