COMUNICATO CAE ELECTROLUX

 

Comunicato dei delegati/e del Cae Electrolux approvato il 22 febbraio e consegnato all’Azienda


 

I rappresentanti del Cae, dopo la riunione straordinaria del 22 di febbraio 2012, esprimono tutta la loro preoccupazione per gli ulteriori tagli occupazionali annunciati dal management che riguardano sino a 1000 esuberi principalmente nel settore degli impiegati.

I delegati vogliono sottolineare che negli ultimi 4 anni i lavoratori Electrolux hanno pagato un prezzo altissimo per i processi di ristrutturazione avviati e che hanno portato alla riduzione di migliaia di addetti nell’Europa occidentale. La Electrolux è passata da un piano di ristrutturazione ad un altro, tanto che in alcuni paesi gli ultimi accordi sugli esuberi non hanno ancora trovato conclusione. Questa situazione pesante destabilizza i lavoratori e lavoratrici in forza.

I delegati del Cae chiedono ad Electrolux di mettere in pratica il diritto alla consultazione previsto dall’accordo Cae e che la discussione non finisca oggi. Prima che l’azienda prenda la decisione finale, Electrolux deve garantire un vero processo di consultazione e organizzare un’altra riunione straordinaria del Cae.

Questo è di fondamentale importanza vista la situazione preoccupante. Questi tagli occupazionali ci appaiono un ridimensionamento strutturale che rischia di mettere in discussione l’esistenza stessa di Electrolux in Europa.

La perdita di queste posizioni rappresenta un’emorragia di competenze e di conoscenza che avrà un impatto sulla qualità e innovazione dei prodotti e rischia di far perdere altre quote di mercato.

La sola ragione che ravvisiamo nelle decisioni di Electrolux è l’intenzione di ridurre i costi per arrivare ad ottenere gli stessi profitti con un calo di mercato. I delegati Cae chiedono all’azienda di rispettare la sua responsabilità sociale e quindi di mantenere e sviluppare i suoi impegni industriali in termini di siti, investimenti, competenze e sviluppo del capitale umano, specialmente in tempi di drammatica crisi sociale, di recessione e di calo dei mercati.

 

Praticare la responsabilità sociale oggi implica mantenere competenze e occupazione. Dunque nessun licenziamento dovrà essere fatto. I delegati del Cae chiedono che l’azienda riveda il piano presentato.

 

Roma, 23 febbraio 2012