Comunicato del coordinamento nazionale Fiom del Pignone, delle segreterie territoriali e della segreteria nazionale Fiom Si
sono riuniti il Coordinamento nazionale della Fiom del Nuovo Pignone, le
Segreterie territoriali interessate e
“Il
gruppo Nuovo Pignone ha una prospettiva di lavoro positiva, che arriva,
come minimo, al 2010. Questo dato positivo, che premia tanti anni di
sacrifici e la professionalità dei lavoratori e le capacità produttive
di tutti gli stabilimenti italiani, può essere l’occasione per una
crescita qualitativa e quantitativa di tutti gli stabilimenti del
Gruppo. Purtroppo sinora questa grande occasione non è stata
sufficientemente valorizzata dall’Azienda che, invece, l’ha
utilizzata per proporre un sistema di gestione inadeguato alla nuova
realtà e per tentare inaccettabili forzature sia rispetto ai
lavoratori, sia rispetto al sindacato. La
decisione del Nuovo Pignone di procedere ad accordi territoriali,
gestiti con le modalità dell’accordo separato, sui temi delle
flessibilità degli orari è un fatto gravissimo sul piano delle
relazioni sindacali e dannoso per i lavoratori e per gli stessi piani
produttivi dell’Azienda. Per
queste ragioni 1
– I sistemi degli orari devono essere affrontati con un accordo unico
di Gruppo, che abbia il consenso formale di tutti i lavoratori
interessati e che sia collegato a un progetto industriale che garantisca
futuro produttivo e sviluppo occupazionale a tutte le realtà
territoriali del Nuovo Pignone, nessuna esclusa. 2
– Di conseguenza gli accordi eventualmente definiti a livello locale
non impegnano né sostituiscono in alcun modo il livello nazionale e di
Gruppo. Ogni tentativo di estendere surrettiziamente quelle intese ad
altre realtà verrà respinto con la mobilitazione e la lotta dei
lavoratori. 3
- Ferma restando la titolarità di ogni Rsu sugli orari di lavoro di
stabilimento e ferma restando la necessità del consenso dei lavoratori
ove interessati a ogni variazione degli orari di lavoro, è necessario
che i nuovi orari abbiano una dimensione di Gruppo perché tutto il
Gruppo ne è coinvolto. 4
– Per queste ragioni è necessario che venga riconvocato un tavolo di
Gruppo nel quale affrontare tutti i problemi produttivi e occupazionali
e di flessibilità del Nuovo Pignone. A quel tavolo è necessario che le
organizzazioni sindacali si presentino con una posizione unitaria che
coinvolga tutte le organizzazioni e tutti gli stabilimenti. 5
– Sulla
base di questa impostazione L’unità
dei lavoratori nel Gruppo e l’unità tra le organizzazioni sindacali
è condizione necessaria per far sì che il Nuovo Pignone torni indietro
dalle scelte sbagliate costruite in queste settimane e per ottenere
risultati adeguati alla nuova fase produttiva del Gruppo.” il Coordinamento
nazionale Fiom Nuovo Pignone le segreterie
territoriali Fiom Roma, 23 giugno 2006 |