L’andamento degli scambi con l’estero dell’Italia

 

Riportiamo alcuni elementi di analisi congiunturale forniti dal Centro ricerche “ref.” (agosto 2005)

 

Nel 2004 le esportazioni italiane sono cresciute per oltre 7 punti percentuali (rispetto al 2003). L’incremento è stato per lo più determinato dalla crescita dei prezzi all’export , che ha gonfiato il valore delle esportazioni.

Anche se l’aumento delle esportazioni nel 2004 arriva dopo due anni di contrazione (sia dei volumi che dei valori), il trend però è rimasto piatto e i dati di Contabilità nazionale testimoniano come la flessione delle esportazioni in volume sia continuata nel I trim. del 2005 (-4,1%). Un quadro nell’insieme preoccupante che mette ancora più in evidenza l’esistenza di problemi strutturali.

Siamo entrati nel sesto anno di stagnazione per un indicatore che invece dovrebbe essere proteso a una, sia pur lieve, continua crescita.

Le esportazioni italiane erano cresciute a un tasso medio del 6,0% negli anni ’70 e del 5,3% negli anni ’80 e ’90.

In Francia e soprattutto in Germania le quantità esportate sono cresciute a tassi notevoli (favorite dalla loro peculiare composizione merceologica).

Meglio – come si è detto all’inizio – l’export italiano nei mesi di aprile e maggio ’05. L’incremento, seppur lieve, segnala un’inversione di tendenza rispetto agli andamenti recenti.

La tendenza di fondo delle esportazioni italiane (in volume) verso i paesi della Ue è stata di flessione (almeno dall’inizio del 2004) e ciò assume particolare rilievo se si tiene conto che il 60% delle nostre esportazioni è rivolto ai paesi Ue (in particolare le esportazioni verso la Germania sono in calo dal 2001). Meglio le esportazioni verso la Francia e la Spagna.

Le esportazioni in volume verso i paesi extra Ue dopo una notevole ripresa nel I sem. ’04 si sono indebolite. (bene la Russia ). Ridotti risultano gli effetti del nostro export nell’Asia Orientale e in flessione verso la Cina :si tratta anche di una conseguenza del rallentamento delle importazioni cinesi verificatosi a seguito della decisione governativa di frenare in parte la domanda interna e in particolare la corsa degli investimenti.

La meccanica nella seconda metà del 2004 ha sperimentato una frenata non trascurabile: meglio il primo bimestre ’05.

Da notare come stiano crescendo i prezzi all’export: sia per i beni legati all’incremento delle quotazioni mondiali delle materie prime, sia i prezzi dei settori in difficoltà (tessile-abbigliamento, calzaturiero).

Crescono comunque di più i prezzi all’import (per la forte crescita delle quotazioni del petrolio).

Nei prossimi mesi qualche segnale di miglioramento potrebbe derivare dal rientro della fase di maggiore apprezzamento del cambio dell’euro.