Documento della Direzione

 

La Direzione nazionale della Fiom ritiene che il prossimo rinnovo del Contratto nazionale di lavoro dei metalmeccanici debba avvenire alle scadenze prefissate e senza manomettere il sistema contrattuale.

Dopo l’accordo separato sul rinnovo del biennio economico e quello che ha colpito l’articolo 18 e molti diritti dei lavoratori prioritaria e decisiva per la vertenza contrattuale è la questione delle regole democratiche con le quali essa viene svolta.

La Fiom ritiene un diritto indisponibile delle lavoratrici e dei lavoratori quello di decidere liberamente sulle piattaforme e sugli accordi, anche in presenza di differenti posizioni sindacali.

Per questa ragione alla vigilia del nuovo rinnovo la Fiom ritiene preliminare nel rapporto con le altre organizzazioni che siano concordate regole democratiche che garantiscano il voto libero e segreto dei metalmeccanici sulle piattaforme e sugli accordi e che vincolino tutte le organizzazioni sindacali al rispetto del pronunciamento dei lavoratori, superando per questa via la pratica dell’accordo separato.

La Fiom chiede dunque a Fim e Uilm una risposta chiara, in modo da portare la questione delle regole del contratto direttamente nei luoghi di lavoro alla ripresa dopo le ferie. Se sarà possibile un contratto con regole democratiche unitarie, la Fiom cercherà poi di costruire una mediazione tra le diverse posizioni sindacali. Se al contrario Fim e Uilm dovessero mantenere il rifiuto finora espresso nei confronti del voto dei lavoratori, la Fiom si attiverà perché in ogni caso una piattaforma sia sottoposta alla partecipazione e al voto dei metalmeccanici.

Sul piano dei contenuti la Fiom ritiene prioritarie queste scelte.

-     Deve essere superato l’accordo separato che ha impegnato Fim e Uilm a non chiedere nel prossimo contratto il pieno recupero dell’inflazione per i primi sei mesi del 2001. La nuova piattaforma dovrà integralmente recuperare il differenziale di inflazione del biennio trascorso.

-     Si dovrà fare una piattaforma e una vertenza contrattuale in grado di difendere e sviluppare il ruolo del contratto nazionale che resta, assieme all’articolo 18 e a tutto lo Statuto dei lavoratori, il principale punto di unità e di difesa dei diritti dei lavoratori in tutto il paese. Esso non può essere ridimensionato o sostituito con pratiche mercantili in enti bilaterali che trasformerebbero il sindacato in una struttura parastatale. Il contratto dovrà rivendicare un completo recupero dell’inflazione, senza fare riferimento a un'inflazione programmata assolutamente non credibile e una redistribuzione delle produttività e dei risultati del settore. Dovrà intervenire sulla professionalità, sul sistema degli orari e sulle condizioni di lavoro.

-     Centrale nella vertenza dovrà essere la questione dei diritti, da quello alla formazione alla scelta dei tempi. In particolare occorre impegnare il contratto nella lotta alla precarizzazione del lavoro, ridefinendo e rendendo esigibili regole e poteri contrattuali in grado di conquistare il passaggio a tempo indeterminato di tutti i lavoratori costretti a lunghi periodi di precarietà e riconducendo a regole e princìpi comuni a tutte le forme di lavoro. Così bisogna intervenire sulle terziarizzazioni e sul decentramento.

Il Comitato centrale della Fiom è convocato per il 9 settembre per valutare conclusivamente lo stato dei rapporti unitari e dare avvio alla preparazione della piattaforma e della vertenza contrattuale.

Approvato all’unanimità

 

Roma, 23 luglio 2002