Contro la crisi con i piedi per terra: una serie di iniziative con l'immagine comune del pianeta Terra sul quale lavoratrici e lavoratori rivendicano con forza il valore del lavoro e della democrazia. Diverse tra loro ma unite dalla battaglia contro l'oscuramento delle tematiche del lavoro; un oscuramento che provoca l'isolamento e l'invisibilità delle questioni che interessano milioni di lavoratrici e lavoratori e la società nel suo complesso. Iniziative solidali che si affiancheranno alla mobilitazione dei metalmeccanici per il Contratto nazionale. La crisi è passata, anzi no, ma il peggio è passato, anzi no, Nel 2009, no nel 2010, forse, anzi è sicuro. In effetti, per chi la subisce la crisi c'è e si sta aggravando. Nella società dell'informazione prodotta dai mass media però si esiste se si diventa attori o casi umani. |
|
|
Contro la crisi con i piedi per terra intende essere un contenitore multiculturale. Iniziative con dibattiti, mostre, gruppi di lavoro, laboratori, teatro, musica. Iniziative della Fiom ma non solo. Ad esempio, sarà presente nei vari appuntamenti l'esposizione “Il limite in mostra”, realizzata con Meta Edizioni, per affrontare le problematiche che emergono dal rapporto tra gli esseri umani e la loro idea di sviluppo che comporta il contatto, a volte tragico, con i limiti del pianeta Terra. Contro la crisi con i piedi per terra nasce a Padova con un sottotitolo eloquente: la crisi dal globale al locale, oltre la crisi dal locale al globale. E sempre da Padova è partita nel maggio scorso la carovana di biciclette “Il lavoro in marcia”, un giro d’Italia alternativo attraverso i valori del lavoro, della solidarietà e del conflitto. Un modo come altri per ribadire che il lavoro unisce, che la crisi non è affatto finita e che il prezzo - durissimo - lo continuiamo a pagare tutto noi, lavoratrici e lavoratori. La carovana di biciclette - a cui hanno aderito anche l’Arci e la Uisp - si è mossa da Nord e da Sud, da Padova e da Pomigliano, attraverso Veneto, Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Lazio, Abruzzo, Campania, Molise, passando per L’Aquila, per arrivare, infine, tutte e tutti insieme a Roma, il 31 di maggio. |
|
per segnalazioni e info: metaedizioni@fiom.cgil.it