Nota conclusiva riunione coordinamento nazionale Fiom Orafi-Argentieri


 

Il coordinamento nazionale Fiom Orafi-Argentieri conferma il giudizio di netta contrarietà all'accordo separato per il rinnovo del CCNL Orafi-Argentieri sottoscritto da Fim e Uilm. Chiediamo a Fim e Uilm di sottoporre a referendum democratico e vincolante tra tutti i lavoratori e le lavoratrici del settore l'accordo separato. Parte la campagna per la riconquista del Contratto nazionale”.

Si è tenuta lo scorso 27 ottobre la riunione nazionale dei delegati e delle strutture interessate al CCNL Orafi-Argentieri allo scopo di assumere delle decisioni in merito alla recente sottoscrizione dell'accordo separato sul rinnovo del contratto nazionale del comparto da parte di Federorafi.

L'ampia e approfondita discussione ha evidenziato una volontà comune nel costruire una linea di contrasto all'applicazione dell'intesa separata che, pur in una situazione eterogenea dal punto di vista dell'impatto della congiuntura economica negativa, si ponga l'obbiettivo strategico di riconquistare il Contratto nazionale di lavoro e nell'immediato consenta di tutelare i lavoratori e le lavoratrici del settore dagli effetti concreti dell'intesa separata stessa.

Tutti gli interventi hanno sottolineato una sostanziale crescita del radicamento della nostra organizzazione tra i lavoratori, sia per quanto attiene al proselitismo sia per il consenso alle scelte della Fiom sul piano generale.

E' stato confermato un giudizio fortemente negativo sul merito e sul metodo dell'accordo separato. Non solo si è introdotto nel CCNL il sistema di regole sancito dall'intesa separata sulla riforma del modello contrattuale del 22 gennaio 2009 di per sé devastante dal punto di vista salariale in quanto cancella il biennio economico e l'autonomia contrattuale del Sindacato subordinando il salario ad indicatori inferiori all'inflazione reale per passare alla triennalità, ma in questo caso, ironia della sorte, si trasforma in una vigenza contrattuale della durata di 4 anni.

E' stato giudicato gravissimo che l'accordo separato degli orafi-argentieri, prima della sottoscrizione delle deroghe con l'intesa separata in Federmeccanica, abbia introdotto, per la prima volta, la possibilità per un'azienda di derogare dall'applicazione temporale di una tranche economica.

Tutto ciò in presenza di un incremento dei minimi contrattuali ridicolo che può arrivare a regime persino in 54 mesi in caso di deroga.

Infine, pur in presenza di una contenuta manomissione dell'impianto normativo del CCNL preesistente, si è denunciata la possibilità di un prossimo attacco al diritto di malattia attraverso la penalizzazione delle malattie brevi come oggetto di scambio per l'introduzione della sanità integrativa.

La sottoscrizione dell'intesa separata realizza, infatti, un'ulteriore pesante rottura della democrazia nel rapporto con i lavoratori, ai quali Fim e Uilm non hanno mai chiesto nulla, né in fase di trattativa, né successivamente all'accordo.

Per queste ragioni chiediamo a Fim e Uilm di sottoporre l'intesa al giudizio dei lavoratori e delle lavoratrici attraverso voto referendario.

La mobilitazione per la riconquista del Contratto nazionale passerà attraverso una campagna capillare di informazione e di costruzione di piattaforme da sottoporre al voto referendario vincolante dei lavoratori e delle lavoratrici, allo scopo di rivendicare nella singola impresa l'applicazione del CCNL 21 aprile 2008, sottoscritto unitariamente, e di ottenere un elemento economico perequativo in grado di tutelare i salari.

Qualora le aziende non diano la disponibilità a discutere nel merito delle nostre richieste, si metteranno in campo tutte le iniziative di lotta necessarie.

Inoltre dal punto di vista legale nei prossimi giorni invieremo alle Fiom territoriali copia della lettera di diffida legale dall'applicazione dell'intesa separata da inviare alle singole imprese.

Sempre nei prossimi giorni, predisporremo il materiale informativo sull'intesa separata e sulla nostra campagna nazionale.


 

Roma, 3 novembre 2010