Comunicato sindacale su incontro Ccnl orafi-argentieri

 

Nelle settimane passate sono ripresi i confronti con Federorafi per il rinnovo del contratto nazionale ormai scaduto da più di 14 mesi. Nell’ultimo incontro tenutosi a Milano venerdì 18 marzo u.s., sono state affrontate le due questioni che registravano le distanze più rilevanti tra noi e le imprese, cioè la normativa sulle malattie brevi e l’entità dell’aumento salariale, dopo che negli incontri precedenti si era convenuto sul merito delle altre questioni normative, comprese quelle relative all’applicazione del part-time. Per ciò che riguarda l’applicazione delle normative definite dalla legge 30 e dal dl 276 sui contratti di lavoro e del decreto legge 66 sugli orari si è convenuto di affrontarle successivamente.

Nell’incontro di venerdì 18 in un confronto serrato che è arrivato sino alla possibilità della rottura delle trattative si è ribadito, quanto già precedentemente dichiarato, e su cui i pronunciamenti dei lavoratori nelle assemblee sono stati molto chiari: che non si intendeva ipotizzare alcuna modifica dei trattamenti economici per le malattie brevi tali da determinare una penalizzazione dei lavoratori. Nello stesso tempo si confermava la richiesta sia di un aumento economico nettamente superiore ai 90 euro, proposto da Federorafi, tenuto conto dell’effettiva inflazione, che della erogazione di una “tantum” adeguata, a fronte del grave ritardo nel rinnovo contrattuale.

La trattativa è stata sospesa per permettere a Federorafi di individuare delle soluzioni equilibrate nella direzione delle nostre richieste dopo una necessaria pausa di riflessione.

La determinazione con la quale stiamo conducendo questo difficile negoziato sta facendo venire meno le posizioni oltranziste di Federorafi e si può pensare al rinnovo del Contratto nazionale già nelle prossime settimane e con un risultato utile e positivo per l’insieme dei lavoratori.

Per arrivare a tale obiettivo è necessario in questi giorni sviluppare la più forte pressione possibile nei confronti delle aziende, coinvolgendo e rendendo consapevoli della posta in gioco tutti i lavoratori, convocando assemblee in tutte le fabbriche e impedendo cosi i rischi di colpi di coda negativi sempre possibili.

L’incontro con Federorafi inizialmente previsto per il 7 aprile è stato spostato al 13 aprile.

E’ evidente che anche con l’obiettivo di raggiungere finalmente il rinnovo del Ccnl, tutti i lavoratori orafi-argentieri devono partecipare allo sciopero generale dei metalmeccanici indetto per venerdì 15 aprile.

 

Fiom-Cgil nazionale
Roma, 4 aprile 2005