Rinnovo
Ccnl orafo-argentieri: proseguire il confronto e avviare la
mobilitazione. 2
ore di sciopero con assemblee, alla
fine di settembre giornata di lotta se non c’è la svolta Con
l’incontro avvenuto lo scorso 1° luglio, sono state quattro le
sessioni di trattativa con Federorafi e Federagentieri per il rinnovo
del Ccnl. La
situazione del settore si presenta complessa e orientata alla riduzione
dell’attività piuttosto che alla sua espansione. Tutte le parti al
tavolo ribadiscono la volontà politica di proseguire nella direzione di
“ancorare” il contratto nazionale di lavoro degli orafi a quello dei
metalmeccanici, con il grave problema della situazione determinatasi a
seguito della firma dell’accordo separato del 2003. E’
questo in realtà il nodo politico maggiore, che va superato
se, come a parole continuano ad affermare, da un lato Fim e Uilm
e, dall’altro, le associazioni delle imprese si vuole
rinnovare il Ccnl in modo unitario. La
Fiom ha ribadito, sia in fase di illustrazione delle richieste contenute
in piattaforma che nel corso dei confronti successivi, l’insufficienza
qualitativa e quantitativa della conclusione salariale
dell’intesa separata con Federmeccanica: se davvero si vuole
rinnovare il Ccnl avendo a cuore gli interessi delle parti sedute al
tavolo occorre andare oltre dando una risposta seria
alla pesante perdita
di potere d’acquisto dei salari che,
anche in questo settore, le lavoratrici e i lavoratori denunciano. Anche
sulle altre materie oggetto delle richieste contrattuali (diritti di
informazione, lotta ai processi di precarizzazione, garanzie rispetto
alla legge 30, rapporti di
lavoro atipici, adeguamento dell’inquadramento professionale,
orario di lavoro, diritto allo studio e formazione, tutela della
salute, diritti) l’andamento del confronto e le risposte che le
controparti hanno cominciato a dare, si sono caratterizzate
contemporaneamente per dichiarazioni di disponibilità accanto a
impostazioni simili, per non dire uguali, a quelle del tavolo
che ha prodotto un’intesa separata. Complessivamente il
negoziato è fermo, con una controparte che copre indisponibilità
sostanziali con dichiarazioni di buona volontà. E’
sulla base di questa valutazione complessiva che, nel corso
dell’ultimo incontro, si è riscontrata la necessità di determinare,
in un arco di tempo ragionevole, un quadro chiaro e univoco di risposta
alle richieste, a tutte le richieste, contenute in piattaforma. Sono
state così fissate due sessioni di trattativa e i relativi argomenti.
Mercoledì 21 luglio, a Firenze, l’incontro affronterà i temi della
lotta alla precarizzazione e lavori atipici, orario di lavoro e diritto
allo studio-formazione. Lunedì 13 settembre, a Milano, l’incontro
affronterà tutti gli altri capitoli, compreso il salario. E’
assolutamente chiaro che tale passaggio sarà decisivo per capire se
c’e davvero volontà, nelle controparti,
di affrontare e rinnovare il Ccnl. Va
riconfermato il rapporto privilegiato con il Ccnl e la storia
contrattuale dei metalmeccanici, superando gli accordi separati. Coerentemente
con tale quadro, la Fiom nazionale ritiene indispensabile che le
lavoratrici e i lavoratori facciano sentire la loro voce e sviluppino la
loro mobilitazione per giungere al Contratto.
La
Fiom decide di avviare lo stato di agitazione della categoria con due
ore di sciopero, un’ampia tornata di assemblee di informazione e discussione politica
con le lavoratrici e i lavoratori in tutti i luoghi di lavoro. La
Fiom indice una giornata di mobilitazione nazionale della categoria con
8 ore di sciopero da effettuarsi alla fine del mese di settembre, se non
ci sarà una svolta positiva nelle due sessioni di trattativa fissate. Il
Coordinamento nazionale Orafi-Argentieri Roma, 7 luglio 2004
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