Dichiarazione di Giorgio Cremaschi, segretario nazionale Fiom-Cgil
Un grande corteo di oltre 10.000 lavoratori metalmeccanici ha affrontato una pioggia continua per giungere di fronte allo stabilimento della Brembo a Curno (Bergamo).
Folte delegazioni di lavoratori provenivano da tutta Italia e, in particolare, dal centro nord.
Alla manifestazione era presente tutta la segreteria della Fiom a sottolineare che con lo sciopero e la manifestazione di Bergamo si è aperta la settimana di mobilitazione con 4 ore di sciopero e iniziative in tutto il paese
I metalmeccanici bergamaschi hanno scioperato per 4 ore, con adesioni altissime in tutte le aziende.
La manifestazione è stata conclusa da un comizio del segretario generale della Fiom, Gianni Rinaldini, preceduto da un saluto del segretario generale della Fiom di Bergamo, Mirco Rota.
Rinaldini ha sottolineato, tra l'altro, che la scelta di manifestare sotto la Brembo è voluta perché questa è la fabbrica del vice presidente della Confindustria, Bombassei, artefice sia dell'accordo separato sul sistema contrattuale, sia di quello per il contratto metalmeccanici. Bombassei, ha detto Rinaldini, ha fatto degli accordi separati una sua scelta di fondo, visto che quando è stato presidente degli industriali metalmeccanici ne aveva già fatti altri due.
L'altro motivo per cui siamo qui, ha poi ricordato Rinaldini, è che tutti devono sapere quanto sia grave la scelta di Fim e Uilm di non far votare i lavoratori sul loro contratto.
Per questo abbiamo deciso di manifestare contemporaneamente all'assemblea della Fim e della Uilm.
Rinaldini ha confermato la decisione di non applicare più il patto di solidarietà nella elezione delle Rsu, visto che Fim e Uilm hanno scelto di negare il referendum e ha confermato che tutte le aziende metalmeccaniche verranno diffidate dall'applicare un contratto illegittimo nelle sue parti normative.
In conclusione, Rinaldini ha dichiarato la volontà della Fiom di non lasciare nulla d'intentato per rendere inapplicabile l'accordo separato e ha affermato la necessità che, dopo i nuovi appuntamenti di lotta previsti per la prossima settimana, che culmineranno a Roma con la manifestazione della Cgil del 14 novembre, si giunga ad uno sciopero generale di tutte le categorie.
Bergamo, 6 novembre 2009