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 Nota informativa sull’incontro del 16 luglio con Federmeccanica 
 Si
        è svolto il 16 luglio l’incontro a delegazioni piene con  Fim,
        Fiom, Uilm hanno illustrato tutte le richieste di incremento retributivo
        contenute nella piattaforma: minimi tabellari, mancato premio di
        risultato, indennità di trasferta, indennità di reperibilità,
        clausola di non assorbimento. La
        delegazione sindacale ha spiegato le richieste con il miglior contesto
        economico nel quale opera l’industria metalmeccanica e di cui essa
        usufruisce, con le misure del governo a favore delle imprese, prima di
        tutto il cuneo fiscale che vale almeno tre punti del costo di lavoro,
        con l’andamento negativo delle retribuzioni reali. Per
        quanto riguarda le retribuzioni poi  Per
        tutte queste ragioni  è       
        La
        richiesta di 117 euro sui minimi tabellari non tiene minimamente conto né
        dell’inflazione programmata, né dell’inflazione reale o attesa, è
        una richiesta valutata autonomamente dal sindacato e come tale non può
        essere accettata. è       
        La
        richiesta del mancato Premio di risultato è strutturalmente diversa
        dall’elemento perequativo introdotto sperimentalmente con l’ultimo
        accordo e in questa forma non può essere accettata. è       
        L’aumento
        della indennità di trasferta è troppo oneroso e interviene anche sulla
        quota di esenzione fiscale. è       
        La
        richiesta di non assorbibilità degli aumenti di merito da parte di
        quelli del contratto nazionale non è accettabile perchè essa tocca la
        libertà delle imprese e peraltro affronta una realtà circoscritta a un
        solo settore (informatica). Fim,
        Fiom, Uilm hanno giudicato assai lontane le posizioni della
        Federmeccanica, che tende a irrigidirsi su rivendicazioni salariali che,
        agli occhi di tutta l’opinione pubblica sono assolutamente compatibili
        e anche moderate. La questione del 23 luglio non può essere la
        condizione per fare il contratto, visto che è evidente a tutti che con
        l’applicazione dell’inflazione programmata si raggiungerebbero cifre
        irrisorie. Quindi è interesse di tutti trovare una soluzione politica
        soddisfacente per i lavoratori sul piano degli incrementi salariali. Si è comunque deciso di proseguire il confronto passando a una serie di incontri a delegazioni ristrette. Il primo di questi incontri si svolgerà il 26 luglio e affronterà di nuovo i temi normativi, in particolare inquadramento unico, mercato del lavoro e orario. Successivamente verrà definito il calendario dei nuovi incontri che copriranno anche il mese di settembre, fino alla conclusione del periodo della moratoria sugli scioperi che scade il 30 settembre. 
 Giorgio
        Cremaschi  | 
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