15.000 Metalmeccanici di Reggio Emilia abbattono il muro di Federmeccanica

 

Si è tenuta questa mattina in città, una grande manifestazione delle lavoratrici e dei lavoratori metalmeccanici, con 8 ore di sciopero generale nazionale a sostegno della piattaforma di rinnovo del biennio economico 2005/2006 del Contratto Nazionale di lavoro.

Oltre 15.000 metalmeccanici hanno partecipato ai due cortei che hanno sfilato fin dalle ore 9,00 di questa mattina: uno partito dal Foro Boario e l’altro dal Centro Commerciale Meridiana che si sono poi unificati a Piazza Duca D’Aosta per proseguire lungo gran parte della via Emilia e concludersi in via Toschi nel Piazzale antistante la sede della Confindustria locale, con il comizio di Francesca Re David della  Segreteria Nazionale della Fiom.

Erano davvero tanti: chiassosi, colorati, ragazze, ragazzi, operai e impiegati di ogni età, e tutti con la voglia di essere protagonisti della protesta e di rendere noto anche alla cittadinanza le ragioni dei metalmeccanici.

Attraverso una creativa coreografia, 15.000 metalmeccanici hanno abbattuto, metaforicamente, nel corso della manifestazione Provinciale, “il muro della

Confindustria “ ; in  via Toschi, a pochi metri dal palco, la testa della manifestazione si è trovata di fronte ad un muro appositamente posizionato. Sul muro capeggiava la scritta “Federmeccanica” e nella parte superiore era posizionata la dicitura “130”, a simboleggiare la richiesta economica presentata dai metalmeccanici.

Il corteo, dopo aver sfondato il muro con un ariete, ha liberato uno striscione sul quale capeggiava la scritta “Dietro al muro del padrone c’è la Redistribuzione”; a quel punto si sono aperti sacchi pieni di banconote poi distribuite ai manifestanti.

Grandissima l’adesione allo sciopero, che ha interessato tutte le imprese industriali e cooperative, da parte delle lavoratrici e dei lavoratori di tutta la provincia.

Ovunque si registrano percentuali di adesioni complessive alla protesta sindacale tra il 85% e il 100%, con punte di adesione allo sciopero dei lavoratori operai del 100% alla Brevini, Tecnogas, Landini di S. Martino e di Fabbrico, Corghi, Coopsette, Faba, Interpump; 99% alla Lombardini; 98%  alle Reggiane Cranes; 90% alla Smeg ed Immergas.

La vertenza dei metalmeccanici rimane, tra le grandi categoria dell’industria, l’unica ad essere ancora aperta a nove mesi dalla scadenza del Contratto.

Il dato assume maggior rilievo in considerazione del fatto che soltanto 2 settimane fa un’altra importante categoria dell’industria, ha firmato un incremento retributivo mensile equivalente alla richiesta salariale presentata da Fim/Fiom/Uilm .

Ciò rende ancor meno comprensibile e totalmente inaccettabile la persistenza di una offerta complessiva da parte di Federmeccanica, da nove mesi a questa parte, di un incremento retributivo mensile pari a 60 €uro.

Il prossimo incontro con Federmeccanica è fissato per il 4 Ottobre, a quella data i metalmeccanici, sulla base delle proposte che ci verranno fatte, decideranno se sarà necessario realizzare ulteriori iniziative per conquistare la firma del Contratto Nazionale.

                                                                                  Fim/Fiom/Uilm Reggio Emilia

 

Reggio Emilia, il 29/9/2005