Confermata per il 30 marzo 2007 la giornata di mobilitazione nazionale dei lavoratori del settore artigiano metalmeccanico per il rinnovo del Contratto nazionale

 

Il 13 marzo 2007 a Roma presso la sede della Cna si è svolta la trattativa con tutte le Associazioni artigiane per il rinnovo del Contratto nazionale dei dipendenti delle aziende artigiane metalmeccaniche.

Le Associazioni artigiane hanno dichiarato la propria disponibilità ad ulteriori approfondimenti in materia di regolamentazione dell’uso dei contratti a termine, di apprendistato in relazione alla progressione del trattamento economico, alla formazione ed al trattamento di malattia, e  di estensione del secondo livello di contrattazione in tutte le regioni.

Si sono invece dichiarate contrarie alle nostre richieste e proposte in materia di livello d’inquadramento e retribuzione dell’apprendista, di pagamento dei primi tre giorni di malattia, di effettuazione delle assemblee all’interno dei luoghi di lavoro, di erogazione di una quota salariale in quelle regioni in cui non si sia svolta la contrattazione regionale, di rivalutazione economica del valore degli scatti di anzianità.

Le Associazioni artigiane hanno inoltre riconfermato l’offerta di un aumento salariale dei minimi contrattuali per il periodo 2005/2008 nella misura del 7,8% pari a circa 90 euro al 3° livello contro una nostra richiesta di aumento mensile pari a 142 euro.

Infine le Associazioni artigiane hanno avanzato la richiesta di calcolare l’orario di lavoro non più su base giornaliera e settimanale ma sulla base di una media annua e di calcolare il contenimento dell’orario massimo settimanale entro le 48 ore sulla base di una media quadrimestrale.

Fim, Fiom, Uilm nazionali hanno dichiarato che l’attuale orario contrattuale definito in otto ore giornaliere e in 40 ore settimanali non può essere oggetto di trattativa.

Fim, Fiom Uilm nazionali hanno giudicato insufficienti le disponibilità espresse e hanno invitato le Associazioni artigiane a rendersi disponibili ad un vero negoziato.

In particolare Fim, Fiom, Uilm nazionali hanno ribadito la necessità di:

-           Un aumento salariale che realmente tuteli il potere di acquisto delle retribuzioni che si sono impoverite nel corso degli ultimi anni;

-          Poter effettuare assemblee all’interno dei locali aziendali su specifiche tematiche definite tra le parti;

-           Migliorare i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori con particolare attenzione al pagamento dei primi tre giorni di malattia e alla concreta sperimentazione di formazione continua;

-           Regolamentare l’ingresso al lavoro in un’ottica di stabilità dell’occupazione;

-           Qualificare e migliorare la normativa dell’apprendistato sul terreno della formazione dell’inquadramento, della retribuzione prendendo riferimento i livelli contrattuali e quale strumento di assunzione finalizzato alla crescita professionale ed alla stabilità occupazionale;

-           Confermare un sistema di gestione degli orari fondato sulla contrattazione tra le parti.

Per queste ragioni ed a sostegno delle nostre richieste Fim, Fiom, Uim nazionali confermano la proclamazione per venerdì 30 marzo 2007 di otto ore di sciopero di tutti i dipendenti delle imprese del settore artigiano metalmeccanico ed installazioni di impianti, imprese odontotecniche, imprese orafe e argentiere.

La giornata di mobilitazione nazionale sarà caratterizzata da iniziative territoriali e regionali unitariamente definite nell’obiettivo di assegnare la massima visibilità al diritto delle lavoratrici e dei lavoratori delle aziende artigiane metalmeccaniche ad aver rinnovato il contratto scaduto sul piano economico dal 2005 e sul piano normativo dal 2000.

 

 

Fim, Fiom, Uilm nazionali

Roma, 15 marzo 2007