Si
è riunito il 4 maggio il Coordinamento nazionale Fiom
dell’artigianato con 1
– Viene riconfermata la
valutazione negativa assunta dalla Fiom sull’ipotesi di riforma del
sistema contrattuale definita con l’intesa del 17 marzo 2004.
Quell’intesa, recepita recentemente da un documento unitario Cgil,
Cisl e Uil, ha come punti critici la pari cogenza tra livello
contrattuale nazionale e livello contrattuale regionale e il meccanismo
salariale, che prevede il recupero del differenziale tra inflazione
concordata e inflazione reale nei contratti regionali, salvo successivo
conguaglio a livello nazionale. In
questo modo il baricentro salariale si sposta verso i contratti
regionali che, tra l’altro, nell’artigianato non sono affatto certi
ed esigibili, visto che nella nostra categoria finora al massimo si sono
svolti in 6-7 regioni. Per
ottenere la sola copertura salariale dell’inflazione occorrono, con il
sistema così individuato, da Va
inoltre confermato il no a inserire il mercato del lavoro negli enti
bilaterali, come invece richiesto dalle aziende. 2 – In ogni caso non può più essere accettata una situazione nella quale l’incertezza nel negoziato confederale produca il sostanziale blocco dei rinnovi contrattuali. C’è il rischio che il sistema contrattuale degli artigiani finisca in una terra di nessuno, nella quale non c’è l’accordo interconfederale e non ci sono più nemmeno i rinnovi dei contratti nazionali. Per queste ragioni il coordinamento Fiom propone di considerare l’incontro interconfederale del 12 maggio p.v. come conclusivo di una fase. In ogni caso, dopo quell’incontro, dovrà essere dato avvio alle vertenze per il rinnovo dei contratti collettivi nazionali di categoria degli artigiani, sia che si sia in presenza che si sia in assenza di accordi interconfederali. 3
– 4
– Per
quanto riguarda i contenuti della piattaforma nazionale, sul piano
normativo si farà riferimento a quanto già rivendicato nell’ultima
piattaforma presentata, che non ha dato origine ad accordo, mentre per
il salario si farà riferimento alle ultime richieste presentate assieme
da Fim, Fiom, Uilm, per il biennio salariale 2005-2006 dell’industria
metalmeccanica. 6
– Si è deciso di
convocare per i primi di giugno un’Assemblea nazionale dei delegati
metalmeccanici artigiani per dare avvio alle iniziative conseguenti agli
orientamenti assunti e per fare il punto su tutta la situazione del
settore. Il
Coordinamento nazionale Fiom artigianato Roma, 4 maggio 2005 |