Comitato Centrale Fiom-Cgil del 19 marzo 2007 Mozione
congressuale per il Congresso della FEM Il
processo attuale segnato dal neo-liberismo porta alla riduzione della
contrattazione collettiva e del sistema di sicurezza sociale. Nell’economia
globale la scomposizione del ciclo produttivo, il dominio della finanza,
la precarietà lavorativa e di vita mettono in discussione gli elementi
fondanti del movimento sindacale. La
contrattazione collettiva come strumento di solidarietà diviene sempre
più debole in una dimensione europea e globale del capitale e non
incide sulle scelte delle multinazionali e delle imprese. La
dimensione nazionale dei sindacati non è più sufficiente. In
questa situazione il rischio reale è che l’Europa si baserà sul
dumping sociale, mettendo i lavoratori gli uni contro gli altri, anche
grazie alle diverse scelte nei diversi paesi. Costruire
un’Europa sociale è un obiettivo delle organizzazioni sindacali. Questa
opportunità non scaturisce spontaneamente dal processo politico ed
economico e la FEM è obbligata a fare delle scelte. Questo congresso della FEM
decide che la FEM dovrà: Superare
la fase pur importante del coordinamento per sviluppare una strategia di
costruzione di un sindacato europeo con titolarità contrattuale a
partire dal contratto europeo.
Dotarsi
di una direzione politica collegiale e di organismi in grado, in questo
periodo difficile, di superare le divisioni tra i settori tradizionali
industriali e costruire una Federazione Europea dell’Industria. Sviluppare
questa strategia durante il 2008. Approvato
all’unanimità |