Comitato
Centrale Fiom – Cgil Milano, 31 maggio 2006 Ordine
del Giorno Ripristinare l’erogazione dei
fondi alla Autorità Nazionale Palestinese
La
decisione della UE di bloccare gli aiuti economici alla Autorità
Nazionale Palestinese è inaccettabile. Essa infatti rappresenta una punizione
collettiva (taglio salari e servizi essenziali, come sanità e
istruzione) della popolazione palestinese, a causa del risultato della
sua espressione di voto democratica e ne aggrava le condizioni
economiche, sociali e politiche. Tale decisione, inoltre, rafforza la
corrente violazione della quarta Convenzione di Ginevra, relativamente
ai diritti della popolazione occupata e alle responsabilità delle forze occupanti. Si tratta di un
attacco ai diritti politici, sociali e nazionali della popolazione palestinese con
conseguenze disastrose su tutti i piani. Dal
punto di vista umanitario queste conseguenze sono state evidenziate dai
rapporti dell’Ocha (United Nations Office for the Coordination of
Humanitarian Affairs, aprile 2006) e della Banca mondiale (maggio 2006). Riteniamo
pertanto, e in tal senso facciamo appello
al Governo Italiano e alle Istituzioni Europee, che il blocco
economico (messo in opera
anche da Israele e Stati Uniti) debba finire e che la decisione della
Unione Europea, i cui Ministri degli Esteri si incontreranno a Bruxelles
il prossimo 15 giugno, vada annullata. Il
cosiddetto “muro di separazione”, costruito all’interno dei
territori palestinesi, che sta colpendo la stessa città di Gerusalemme
nella cui zona est si sono impiantati ulteriori insediamenti israeliani,
è stato dichiarato illegale dalla Corte Internazionale di Giustizia
dell’Aia il 9 luglio 2004, che ha quindi invitato Israele e tutta E’
aberrante che la potenza occupante israeliana non venga in alcun modo
sanzionata per le continue violazioni dei diritti umani e del Diritto
internazionale da essa operate, mentre è la popolazione palestinese
occupata ad essere colpita. Facciamo
pertanto appello al governo italiano affinché si adoperi perché
Approvato
all’unanimità con un astensione |