Comitato
centrale Fiom-Cgil del 19 aprile 2006 Dispositivo sul progetto
organizzativo Il
Comitato Centrale della Fiom – Cgil del 19 aprile 2006 approva il
documento organizzativo presentato e discusso dalla Direzione della
Fiom, ed alla sessione organizzativa del XXIV Congresso nazionale. A)
Nel
confermare le istanze congressuali previste dallo Statuto (Assemblea
degli Iscritti di fabbrica, Sindacato Territoriale, Sindacato Regionale,
Federazione Nazionale) specifica ulteriormente le differenti funzioni
attribuite ai diversi livelli. In
particolare: -
Il
Sindacato Territoriale, costituito dalle lavoratrici e dai lavoratori
iscritti nel comprensorio, è titolare della contrattazione, del
rapporto con le RSU e partecipa per la sua parte di rappresentanza ai
coordinamenti di gruppo nazionali. Garantisce l’insediamento della
Fiom nei luoghi di lavoro -
Il
Sindacato Regionale è l’insieme dei sindacati territoriali ed ha il
compito di coordinamento e di direzione politica e organizzativa. E’ titolare della
contrattazione regionale dell’Artigianato. - Il Direttivo Regionale può affidare ad esso
funzioni di coordinamento di settori e Sempre su delega nazionale svolge la funzione
di Centro Regolatore. B)
Per
tutte le regioni fino a 15.000 iscritti sarà progressivamente un
Segretario Provinciale a svolgere le funzioni di Segretario Coordinatore
regionale, oppure un Segretario Regionale con funzioni di coordinamento
dei territori. Per le
regioni fino a 40.000 iscritti, la scelta organizzativa fra Segretario
Generale a tempo pieno e Segretario Coordinatore con altre responsabilità
di Direzione Generale verrà decisa dall’istanza regionale. In ogni
caso, un Segretario Coordinatore eletto con voto segreto dal Direttivo
ha le stesse prerogative del Segretario Generale. C)
L’esecutivo
regionale nei territori fino a 40.000 iscritti, fatte salve le
prerogative del Direttivo regionale, ha funzioni di Direzione politica e
coadiuva D) La canalizzazione dai territori al regionale dovrà avere come tetto massimo una percentuale fra il 6 ed il 7% vincolandone una parte a sostegno dei progetti di insediamento – formazione la cui destinazione sarà definita con trasparenza dai direttivi regionali. In ogni
caso la tendenza ad una maggiore disponibilità di risorse a favore dei territori deve
essere obiettivo generale. E) La prima
verifica di questo percorso verrà effettuata a fine anno. Approvato all’unanimità |