Comitato centrale Fiom del 1 luglio 2005

Documento conclusivo

 

Il Comitato centrale della Fiom riconferma la centralità della vertenza per il rinnovo del biennio economico del Contratto nazionale sulla base della piattaforma unitariamente definita e approvata dalle lavoratrici e dai lavoratori metalmeccanici, del documento politico, del percorso e delle regole democratiche definite tra le segreterie nazionali Fim, Fiom, Uilm.

La Federmeccanica , nell’incontro del 21 giugno, ha bloccato il negoziato dichiarandosi indisponibile ad aumentare la propria offerta di 60 euro in 2 anni al 5° livello.

La Federmeccanica , in cambio di qualche euro, ha chiesto la modifica della normativa sugli orari di lavoro, attualmente in vigore, cancellando il ruolo contrattuale delle Rsu ed assegnando di conseguenza alle imprese la piena discrezionalità della gestione degli orari e della loro flessibilità.

Il Comitato centrale della Fiom considera irricevibile tale richiesta di scambio e non praticabile alcun ridimensionamento del ruolo contrattuale delle Rsu.

Per tali ragioni, a fronte delle posizioni espresse da tutte le associazioni imprenditoriali, è necessario confermare la piattaforma approvata dalle lavoratrici e dai lavoratori, prevedendo le necessarie iniziative di mobilitazione di tutta la categoria.

In quest’ambito, il Comitato centrale della Fiom ritiene utile proseguire  il confronto in atto sulle tematiche relative al mercato del lavoro e all’apprendistato, assumendo come punto di riferimento gli accordi aziendali che unitariamente sono stati recentemente definiti.

Le posizioni fino ad ora espresse, su queste materie, da Federmeccanica determinano un peggioramento delle condizioni normative precedenti e tendono ad una pura applicazione delle disposizioni legislative.

Ribadiamo che questi tavoli hanno un loro percorso ed una loro autonomia, rispetto al rinnovo del biennio economico, e che soltanto a fronte del delinearsi di soluzioni positive e condivise possono determinarsi le condizioni per una soluzione negoziale complessiva.

Si tratta, in questo modo e con questo percorso, di evitare qualsiasi logica di scambio che sarebbe priva di senso.

La Fiom conferma, l’impegno a realizzare in tempi brevi un confronto unitario con Fim e Uilm sulla riforma dell’inquadramento e della valutazione professionale, al fine di definire una posizione comune per sviluppare un tavolo contrattuale che abbia a riferimento il rinnovo del Contratto collettivo nazionale di lavoro alla sua scadenza naturale.

La Fiom propone questa posizione a Fim e Uilm in previsione dell’incontro unitario delle segreterie del 4 luglio e degli Esecutivi unitari del 13 luglio, dichiarando la propria disponibilità alla convocazione dell’Assemblea dei 500 rappresentanti sindacali nel pieno rispetto delle procedure e delle regole democratiche definite ed approvate dalle lavoratrici e dai lavoratori.

Il Comitato centrale della Fiom, anche a fronte di  eventuali posizioni diverse, conferma la disponibilità a convocare attivi unitari di delegate e delegati delle Rsu per determinare il più ampio coinvolgimento possibile del confronto che si è aperto. In caso contrario, la Fiom convocherà nei territori proprie assemblee di delegate e delegati per valutare la situazione.

Il percorso del confronto deve concludersi entro il mese di luglio, fermo restando l’impegno comune tra tutte le organizzazioni sindacali che la piattaforma può essere modificata soltanto dal voto delle lavoratrici e dei lavoratori.

La Fiom valuta di grande significato democratico il fatto che tutte le organizzazioni sindacali dei metalmeccanici abbiano ribadito con assoluta chiarezza la volontà di rispettare il patto democratico che ci impegna nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori metalmeccanici.

La soluzione positiva del rinnovo del biennio economico dei metalmeccanici, cosi come di altre importanti categorie, è condizione per qualsiasi ragionamento sul sistema delle regole contrattuali, poiché pare evidente che le attuali posizioni espresse da Federmeccanica prefigurano in sé il significato vero delle richieste della Confindustria di aprire adesso un tavolo di confronto.

Del resto, le gravi ed inaccettabili affermazioni espresse nell’Assemblea di Federmeccanica confermano la chiara intenzione di mettere in discussione l’esistenza stessa del diritto alla contrattazione collettiva.

Il Governo, a sua volta, ha riaffermato la volontà di operare per la rottura sindacale. Anche per questo l’apertura di un tavolo sulle regole,  preannunciata a livello istituzionale, si presenta assolutamente strumentale.

La Fiom , anche in coerenza con i deliberati del Comitato direttivo della Cgil, ritiene il preannunciato confronto con Confidustria e Governo sulla struttura contrattuale  impraticabile.

Sono altre le priorità del confronto confederale, dalla politica industriale, al fisco, al sistema di sicurezza sociale che richiedono adeguate iniziative di mobilitazione dell’insieme del lavoro dipendente e dei pensionati.

La Fiom ribadisce la necessità di utilizzare le 4 ore di sciopero proclamate unitariamente per sviluppare iniziative articolate nei luoghi di lavoro e nei territori, accompagnate da una campagna d’informazione sulle reali condizioni retributive dei metalmeccanici e sulle inaccettabili proposte della Federmeccanica.

La Fiom propone a Fim e Uilm di convocare un’assemblea nazionale delle delegate e dei delegati sul ruolo delle Rsu e della contrattazione.

Il rinnovo del biennio economico si intreccia con i processi di riorganizzazione in corso a partire dalla Fiat, per proseguire con l’informatica, le telecomunicazioni, l’elettrodomestico e altri settori della nostra categoria.

La crisi industriale e i processi di delocalizzazione in atto impongono la necessità di unificare e qualificare la mobilitazione della nostra categoria.

Evitare la chiusura di siti produttivi, respingere la pratica dei licenziamenti, utilizzando anche i contratti di solidarietà, salvaguardare l’occupazione, rafforzando il tessuto industriale sul nostro territorio, sono gli obiettivi prioritari a cui ispirare la nostra azione.

All’attacco di Federmeccanica al ruolo contrattuale delle Rsu occorre rispondere praticando una nuova fase di contrattazione nei luoghi di lavoro che rimetta al centro della nostra iniziativa contrattuale la condizione complessiva di lavoro e la riduzione della precarietà.

Su queste basi, tutta la Fiom è impegnata ad organizzare e a diffondere la risposta all’attacco della Federmeccanica e della Confidustria all’occupazione,  ai diritti, al Contratto nazionale.

 

Approvato all’unanimità con una astensione