ordine del giorno del 1 dicembre 2004

Pace in Medio Oriente, no ad accordo militare Italia-Israele

 

Nell’Anniversario della firma dell’Accordo di Ginevra tra personalità palestinesi e israeliane del mondo politico e culturale, il Comitato Centrale della Fiom conferma il proprio impegno a sostegno della urgente necessità della ripresa di un processo di pace nella prospettiva “Due popoli, due Stati”. Tale processo, per essere efficace, deve basarsi sul rispetto dei diritti fondamentali - civili, economici e politici - del popolo palestinese, quotidianamente violati dal Governo e dall’esercito israeliano e del diritto internazionale, recentemente richiamato dal parere della Corte Internazionale di giustizia dell’Aia che ha dichiarato illegale il muro in costruzione e l’occupazione israeliana dei territori palestinesi.

Totalmente opposto a questa prospettiva e quindi inaccettabile è l’accordo politico-militare tra Governo israeliano e Governo italiano, con il sostegno del Governo degli Stati Uniti, di cui ha dato notizia la stampa in questi giorni. Tale accordo, che prevede un investimento di 181 milioni di dollari in produzioni militari, e interesserà anche imprese italiane, sancisce l’allineamento del Governo italiano alla politica di guerra del Governo israeliano di Sharon e prefigura l’impedimento ad un ruolo politico positivo della Unione Europea nella ripresa del processo di pace.

I diritti e il Diritto si affermano con l’iniziativa politica, non con le armi, e non è la potenza militare che può metter fine agli attacchi terroristici contro civili innocenti israeliani, che colpiscono la stessa popolazione palestinese nella sua aspirazione a partecipare alla costruzione di uno Stato indipendente.

Questa aspirazione e questa volontà di affermare la propria identità politica nazionale, sono anche testimoniate dal grande impegno palestinese per la massima partecipazione popolare alle elezioni presidenziali del 9 gennaio in Cisgiordania, inclusa Gerusalemme est, e Gaza: elezioni tanto più difficili in quanto si svolgeranno sotto occupazione militare. Per questo il Comitato Centrale della Fiom intende sostenere la volontà di giustizia, pace e democrazia del popolo palestinese anche in questa occasione partecipando alla delegazione italiana che si recherà nei territori occupati nei giorni precedenti il voto, come segno di vicinanza e solidarietà.  

 

Approvato all’unanimità