Documento del Comitato centrale del 13 ottobre 2004

1.     Il Comitato centrale della Fiom conferma le posizioni assunte con il documento del 9 settembre. Il Comitato centrale, in particolare, sottolinea che, di fronte alla gravità della situazione economico-sociale del paese e alla pesantezza dell’attacco che, con la finanziaria, viene portato alle condizioni sociali del mondo del lavoro, è oggi indispensabile la mobilitazione fino allo sciopero generale.

A questo punto non sono più possibili ulteriori indugi. Il Comitato centrale dà mandato alla Segreteria della Fiom di chiedere alla Confederazione l’avvio di un programma di mobilitazione e di lotta da effettuarsi, in ogni caso, a partire dalle prossime settimane.

2.     Il Comitato centrale esprime pieno sostegno allo sciopero del 5 novembre di Fiat Auto e dell’indotto e a tutte le iniziative di lotta in atto per il diritto al lavoro, dalle telecomunicazioni alla componentistica, alle aziende sottoposte al ricatto della delocalizzazione.

Alla Fiat c’è un banco di prova decisivo sul futuro industriale del paese per la difesa dell’occupazione. Questo banco di prova è per il Governo, per le imprese, per la Confindustria.

         In particolare, va respinto il tentativo di affermare il licenziamento nelle situazioni di crisi, come invece si vuole fare ad Arese. La Fiom dichiara l’assoluta indisponibilità a percorrere questa strada e la contrasterà con tutta la mobilitazione necessaria.

3.     Il Comitato centrale ritiene indispensabile che si avvii la vertenza per il secondo biennio salariale dei metalmeccanici. La Fiom conferma l’intenzione di operare affinché si possa giungere entro la fine dell’anno a una piattaforma comune con Fim e Uilm, sanzionata dal voto referendario dei lavoratori. La Fiom conferma la disponibilità a una mediazione con Fim e Uilm, a condizione che sia in ogni caso garantito il diritto dei lavoratori a decidere con il referendum sulla piattaforma e su ipotesi di accordo. La Fiom ha già dichiarato la sua disponibilità a intrecciare questo momento indispensabile di democrazia diretta con momenti di democrazia delegata che valorizzino il ruolo delle organizzazioni e degli iscritti. Sul piano dei contenuti, la Fiom conferma la necessità, che viene dai fatti, di un forte recupero salariale dei metalmeccanici e conferma, altresì, la disponibilità offerta a Fim e Uilm che tale recupero si realizzi con parziali differenziazioni a favore dei lavoratori senza un’adeguata contrattazione integrativa.

A questo punto la Fiom rivolge alla Fim e alla Uilm un appello perché si superino difficoltà e reticenze e si realizzi una piattaforma comune validata democraticamente. Ulteriori ritardi non sarebbero giustificati.

Il Comitato centrale della Fiom decide di convocare entro il 6 novembre assemblee territoriali di tutti i delegati della Fiom per affrontare la situazione politico-sociale del paese e i problemi per il rinnovo del Contratto. Il 12 novembre verrà convocata l’assemblea di tutti i delegati della Fiom. Per quella data, i metalmeccanici dovranno valutare se ci saranno le condizioni per una gestione comune con Fim e Uilm della vertenza per il rinnovo del Contratto.

4.     Il Comitato centrale della Fiom dà mandato alla Segreteria di predisporre, anche assieme ad altre organizzazioni sindacali della Cgil, una campagna rivolta al Parlamento e alle istituzioni per l’abrogazione e la cancellazione della legislazione berlusconiana sul lavoro e sui diritti sociali. Tale campagna si svilupperà nel paese, con l’obiettivo di coinvolgere il più vasto fronte di forze e organizzazioni della società civile, e utilizzerà strumenti adeguati al coinvolgimento dei lavoratori e dei cittadini.

 5.   Il Comitato centrale della Fiom impegna tutte le strutture a organizzare la presenza della categoria alla manifestazione nazionale del 30 ottobre, a Roma, per un’Europa di pace e diritti, contro il terrorismo e per il ritiro immediato delle truppe dall’Iraq.

 

* Sul punto 3 è stata chiesta votazione separata;e il punto 3 è stato quindi approvato a maggioranza con 5 voti contrari e 1 astenuto.

* L’intero documento è stato approvato a maggioranza con 1 astenuto.

 

Roma, 13 ottobre 2004