Ordine del giorno del Comitato Centrale Fiom 20-21 novembre 2003

Lavoratori migranti sfrattati

L’ennesimo atto di barbarie sociale avvenuto ai danni di lavoratori migranti è accaduto martedì 18 novembre  a Treviso, con lo sfratto coatto da uno stabile inutilizzato, occupato da circa 200 lavoratori privi di abitazione. E’ ormai evidente che una parte delle istituzioni fanno dell’azione repressiva, di stampo razzista, il loro riferimento culturale. Questi lavoratori, quasi tutti regolari, sono stati trattati come bestie. La totale assenza di politiche abitative  e di  sostegno al diritto della casa, colpisce strati sempre più ampi di lavoratori  in tutto il paese anche per l’assenza di vincoli e controlli sui prezzi degli affitti, spesso inaccessibili.

I migranti pagano le conseguenze più pesanti sia per una ritrosia del mercato ad affittare loro le  abitazioni, sia per una discriminazione sui prezzi.

La Fiom esprime piena solidarietà ai lavoratori in lotta, per il sacrosanto diritto alla casa e la totale condanna per le azioni repressive, che creano rottura sociale senza affrontare i problemi o individuare soluzioni; ritiene utile le azioni pacifiche dei movimenti, che hanno il pregio, di dare tra l’altro, risposte immediate ai drammatici problemi abitativi e obbligano tutte le istituzioni a fare i conti con le proprie responsabilità.

La Fiom aderisce alle iniziative e manifestazioni di  protesta programmate nella giornata di sabato 22 novembre 2003, e svilupperà una propria iniziativa a difesa dei diritti  dei migranti.

 

Approvato all’unanimità

 

Roma, 21 novembre 2003