Comitato centrale Fiom-Cgil del 11 marzo 2003
ORDINE DEL GIORNOIl Comitato centrale della Fiom
giudica in maniera assolutamente negativa lo stato della trattativa per il
rinnovo del Ccnl Ferdemeccanica. Sinora la Federmeccanica ha
presentato posizioni di ostilità e rifiuto verso le richieste della Fiom, senza
giungere ad un reale negoziato. La Confapi non ha presentato le
posizioni formali della Federmeccanica, ma sui contenuti ha sinora manifestato
una estrema distanza dalle richieste della piattaforma. La Fiom nel ribadire tutti i
contenuti della piattaforma votata da oltre 454.000 metalmeccanici, ritiene che
tutto i periodo della moratoria contrattuale debba essere utilizzato dalle parti
per tentare di avvicinare le posizioni e definire un reale negoziato. A conclusione di tale periodo
dovrà essere chiaro se vi sono le condizioni per l’intesa, o se sarà
inevitabile il conflitto. La Fiom intende percorrere
questa strada e chiede a tutte le parti coinvolte nella trattativa di adottare
questo comportamento. Tentativi di escludere la Fiom dal negoziato o di farlo
precipitare verso un’intesa separata verrebbero giudicate dalla Fiom come una
rottura delle regole e vedrebbero una risposta immediata di lotta. La Fiom utilizzerà le prossime
settimane per assemblee provinciali e regionali dei delegati e per assemblee in
tutti i luoghi di lavoro, per illustrare lo stato della vertenza e per preparare
la categoria alla mobilitazione. Nel corso delle assemblee verrà
avviata la costituzione della Cassa di resistenza. Il Comitato centrale della Fiom
dà mandato alla segreteria, alla direzione ed alle delegazioni trattanti di
predisporre il programma delle iniziative di lotta, nessuna esclusa, che si
rendessero necessarie dopo la conclusione della moratoria. Il Comitato centrale della Fiom
fa appello alla Fim ed alla Uilm affinché le differenze tra le organizzazioni
siano gestite in un rapporto democratico con i lavoratori. E’ in atto un pesante
tentativo da parte del Governo, che l’ha pubblicamente annunciato con i suoi
esponenti, e della Confidustria, di mettere in discussione l’esistenza stessa
del Contratto nazionale. La devolution decisa dal
Governo spinge verso una distruzione dell’unità dei diritti e delle tutele in
tutto il paese, mentre torna la richiesta di gabbie salariali per il Mezzogiorno
e per tutte le zone più deboli. Le deleghe del governo sul mercato del lavoro
non solo colpiscono i diritti, ma aggrediscono la stessa funzione del contratto
nazionale a loro tutela. Per queste ragioni la difesa
della piattaforma nella sua integrità e la conquista di un nuovo contratto
nazionale corrispondente ad essa, costituiscono il primo e principale mezzo per
difendere un istituto decisivo per i diritti del lavoro e la stessa democrazia
nel paese. Il Comitato Centrale della Fiom
dà mandato alla segreteria di gestire la vertenza contrattuale garantendo la
coerenza dei comportamenti e la piena applicazione delle decisioni prese. Il Comitato Centrale fa proprie
le conclusioni, gli impegni e le indicazioni operative dell’assemblea dei
delegati del 14 febbraio. Roma, 11 marzo 2003APPROVATO ALL’UNANIMITA’ |