Un altro risultato positivo nelle elezioni Rsu in Fincantieri La
Fiom avanza anche a Riva Trigoso
I
risultati delle elezioni per il rinnovo della Rsu del cantiere navale di
Riva Trigoso segnano un nuovo successo della Fiom nel gruppo
Fincantieri, confermando la tendenza che si era già manifestata nel
voto a Marghera e a Palazzo Marineria, a Trieste. Questa
settimana si è andati al voto a Riva Trigoso (Sestri Levante), in uno
dei due cantieri liguri che costruiscono navi militari. Il primo dato
positivo da sottolineare è l’eccezionale partecipazione al voto dei
lavoratori: i votanti sono stati 862, pari all’88% degli aventi
diritto. Tra questi moltissimi giovani, entrati in cantiere negli ultimi
anni, che quindi hanno partecipato per la prima volta alla elezione
diretta dei loro rappresentanti sindacali. I
risultati registrano uno straordinario successo della lista e dei
candidati della Fiom, che ha ottenuto 533 voti, pari a una percentuale
del 62,8% (quasi 4 punti in più rispetto alle precedenti elezioni del
2001). La Fim ha ottenuto 213 voti (25,1% rispetto al 26,67%), la Uilm
103 voti (12,1% rispetto al 7,3%). Nel 2001 si era presentato anche il
Sinpa (il sindacato della Lega) che aveva ottenuto il 6,81%. L’affermazione
della Fiom come primo sindacato è omogenea in tutte le aree dello
stabilimento; la Fiom ha ottenuto il 62,61% dei voti nel collegio
navale, il 66,66% nel collegio meccanica e il 60,96% nel collegio
impiegati. Il
risultato assegna alla Fiom la maggioranza assoluta nella nuova Rsu con
9 seggi su 17 (5 alla Fim, 3 alla Uilm). A Riva Trigoso si è votato a pochi mesi dalla positiva conclusione della lunga vertenza per il pre-contratto e per il contratto aziendale e nella fase più accesa della discussione per la definizione di una piattaforma unitaria per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro. Questo voto, oltre a confermare una tendenza nazionale che perdura da mesi, assume dunque un significato particolare. I lavoratori premiano il coraggio e la coerenza delle scelte della Fiom per la difesa dei diritti, la riconquista di un effettivo potere contrattuale e l’affermazione della democrazia sindacale, cioè del diritto dei lavoratori non solo ad eleggere i loro rappresentanti, ma anche a decidere sulle piattaforme e sugli accordi. |