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FIOM NEWS

A cura del Coordinamento nazionale Fiom del gruppo Fincantieri

lunedì 24 maggio2004

Lo sciopero indetto dalla Fiom blocca la Fincantieri. Assemblee, cortei interni, presidi delle portinerie

Effetto Melfi: tutti sui cancelli

questo è solo l’inizio

la lotta non si interrompe

fino all’accordo

- Nel gruppo Fincantieri è in corso uno sciopero che registra un’adesione altissima o addirittura totale. La risposta dei lavoratori alla rottura delle trattative è stata dura  e immediata. Fin dalle prime ore di oggi la mobilitazione promossa dalla Fiom ha paralizzato le attività produttive in tutti i cantieri navali del gruppo. La sfida lanciata dalla Fincantieri, che aveva approfittato dell’imboscata della Uilm per far saltare il tavolo, si è già trasformata in un boomerang: se l’azienda voleva misurare la forza della Fiom e la capacità di risposta dei lavoratori ora sa con chi deve fare i conti.

- La giornata di lotta è cominciata con assemblee affollatissime, che si sono svolte in mensa o davanti ai cancelli degli stabilimenti, per informare i lavoratori su quanto è accaduto venerdì scorso. Poi lo sciopero ha fermato i cantieri navali. A Marghera, a Monfalcone, ad Ancona, al Muggiano (La Spezia), a Riva Trigoso, a Palermo i lavoratori presidiano le portinerie degli stabilimenti e non è entrato nessuno a lavorare. Nel cantiere di Genova-Sestri i lavoratori hanno dato vita a un imponente corteo interno e hanno poi occupato la palazzina della direzione di stabilimento. Assemblee con scioperi si registrano anche nelle società controllate, all’Isotta Fraschini di Bari e al Ce.Te.Na. di Genova.

- A Castellammare di Stabia, mentre lo sciopero bloccava completamente il cantiere, si è verificato un episodio particolarmente significativo: alcune decine di lavoratori iscritti alla Uilm e alla Fim si sono autosospesi fino alla firma dell’accordo, altri hanno dato la disdetta e hanno chiesto la tessera della Fiom. A Monfalcone un delegato della Fim, presente alle trattative, ha smentito il comunicato nazionale di Fim e Uilm: non è vero che è stata la Fiom a interrompere la trattativa e non è vero che si sia discusso di quantità di salario.

 

LA DEMOCRAZIA E IL CONFLITTO

SONO GLI STRUMENTI PER VINCERE