Riprendiamoci il contratto/73

FIOM NEWS

A cura del Coordinamento nazionale Fiom del gruppo Fincantieri

martedì, 18 maggio 2004

 

Giovedì a Roma riprende la trattativa. Se ci sono i soldi la Fiom è pronta a fare l’accordo.

Vertenza Fincantieri: il momento della verità

 

Il 20 maggio, alle due del pomeriggio, comincia quello che potrebbe essere l’ultimo round della vertenza Fincantieri. L’azienda deve dare ancora alcune risposte sui testi che sono stati discussi negli ultimi due incontri. Se questi ultimi ostacoli saranno rimossi, la trattativa potrà finalmente imboccare il rettilineo finale e affrontare la questione decisiva del salario. In questo caso, è già previsto che il negoziato diventi una no-stop e cioè non si possa più interrompere, utilizzando eventualmente anche il fine settimana, prima di aver raggiunto una intesa.

Siamo quindi al momento cruciale: ora la Fincantieri deve scoprire anche le ultime carte. E’ chiaro, infatti, che la risposta che l’azienda darà sul salario costituisce un elemento chiave per valutare nel suo complesso una ipotesi di intesa che, se sarà raggiunta, verrà poi sottoposta al giudizio e al voto dei lavoratori.

 

NUOVI CANTIERI APUANIA: ARRIVANO LE COMMESSE

Venerdì scorso si è chiuso con la vittoria dei lavoratori un duro braccio di ferro con la proprietà dei Nuovi Cantieri Apuania di Carrara. L’azienda ha acquisito nuove commesse e si è fatto così il primo passo verso il rilancio del cantiere navale toscano. La vertenza non è finita. Ora il governo deve mantenere gli impegni sottoscritti sul nuovo assetto societario (una quota verrà acquisita da Fintecna) e sul piano industriale, che dovrà prevedere anche una partnership industriale con Fincantieri. La crisi di Nca non era dovuta a difficoltà di mercato, ma alla volontà dell’azionista (Sviluppo Italia) di non far crescere l’azienda. La mobilitazione dei lavoratori, che hanno anche occupato il cantiere, ha permesso di sconfiggere questo disegno e di mettere la prima pietra per il consolidamento e il rilancio di una importante azienda navalmeccanica.

 

I lavoratori della Fiat di Melfi approvano l’accordo

Grandi notizie continuano ad arrivare dalla Fiat di Melfi. Sono stati resi noti ieri pomeriggio i risultati del referendum sull’accordo raggiunto dopo 21 giorni di lotta, di presidio dei cancelli e di sciopero a oltranza. Il numero dei voti favorevoli (77,4%) dimostra il larghissimo consenso sui contenuti dell’intesa. I contenuti dell’accordo erano stati illustrati ai lavoratori nelle assemblee che si sono tenute nei giorni scorsi. Il referendum finale è stato promosso da Fim, Fiom e Uilm. La vicenda di Melfi è un insegnamento per tutti i sindacati: il conflitto, anche in forme radicali quando è necessario, e la democrazia sono le basi su cui si può ricostruire anche l’unità sindacale.

LA DEMOCRAZIA E IL CONFLITTO SONO GLI STRUMENTI PER VINCERE

E per ricostruire l’unità